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Colpo milionario al Tarì, stangata definitiva per il vigilantes

Marcianise. Sono state rese note le motivazioni con qui lo scorso 11 dicembre la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, respingendo il ricorso, ha reso definitiva la condanna nei confronti dell’ex guardia giurata Francesco Petruolo per la rapina da 15 milioni di euro al Tarì di Marcianise.

 

Diventa dunque definitiva la pena di 7 anni e mezzo di reclusione, inflitti in Appello, dove venne rideterminata la condanna iniziale a 10 anni per rapina. Petruolo venne assolto dal reato di sequestro di persona.

 

Il colpo avvenne presso il “Centro Orafo Tarì” di Marcianise compiuto nella serata del 26 settembre 2014. Nella circostanza, quattro malfattori, utilizzando come “cavallo di troia” un furgone blindato riportante i colori, il logo ed il numero di targa di un automezzo di un Istituto di Vigilanza, che quella sera avrebbe dovuto recarsi presso il deposito per effettuare operazioni di carico/scarico di valori, riuscirono ad introdursi all’interno del “Centro Orafo” e, quindi, ad accedere al deposito dove, dopo aver immobilizzato i due vigilantes in servizio al suo interno (uno dei quali era proprio Petruolo) si impossessarono di circa 15 milioni di euro.

 

A seguito dell’allarme attivato da un altro dipendente della “Battistolli”, in servizio in un’altra area dello stabile, che si era accorto della loro presenza tramite il sistema di video sorveglianza interno, i rapinatori, per sfuggire all’imminente arrivo delle numerose pattuglie di Polizia di Stato e Carabinieri inviate sul posto, abbandonarono il veicolo e l’intera refurtiva, fuggendo a piedi nelle campagne circostanti, approfittando del buio.