Santa Maria Capua Vetere. E’ una vicenda drammatica in ogni suo risvolto quella dell’omicidio di Katia Tondi per il quale Emilio Lavoretano è in cella da quattro giorni.
Il giorno dopo l’arresto da parte della polizia, su disposizione della squadra mobile di Caserta, diretta dal vice questore Davide Corazzini, il bimbo della coppia – testimone inconsapevole di quel fatto di sangue (aveva pochi mesi) – che ora ha 7 anni, è stato affidato ai genitori di Emilio, suoi nonni paterni.
Una decisione presa, alla luce della posizione del padre detenuto, e in attesa del pronunciamento del tribunale dei minorenni (non ancora giunto al contrario di quanto emerso in un primo momento, ndr) al quale è stata inviata dagli uffici della questura una dettagliata informativa. Fino all’arresto dell’unico genitore il bimbo viveva tra la casa del padre e quella dei nonni paterni. Ai genitori di Katia – secondo quanto previsto nell’ultimo provvedimento – erano consentiti due incontri settimanali col bimbo alla presenza degli altri nonni.
Emilio Lavoretano ha trascorso le prime ore in carcere con l’animo turbato sia per il provvedimento che non si aspettava che per suo figlio. All’inizio non aveva nemmeno compreso che i poliziotti lo stavano arrestando pensando di essere seguito. Nei prossimi giorni sull’ordinanza potrebbe pronunciarsi il tribunale del Riesame.
L’arresto è arrivato un mese dopo la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere che ha condannato Lavoretano, dopo un un lungo dibattimento, a 27 anni di carcere per l’omicidio della Tondi. Dopo la sentenza di condanna, la procura di Santa Maria Capua Vetere aveva chiesto l’emissione della misura cautelare ritenendo sussistere il pericolo di fuga. Richiesta accolta questa mattina dalla Corte di Assise samaritana. Secondo quanto ricostruito durante il processo, Lavoretano il 20 luglio di 7anni fa simulo’ una rapina all’interno dell’abitazione di famiglia, raccontando di essere tornato a casa e aver trovato la moglie a terra in un lago di sangue e priva di vita.