Capua. Si fa sempre più rovente la polemica sull’allocazione del cantiere dei rifiuti di Capua, che per il sindacato è nel territorio di Santa Maria La Fossa. Dopo la risposta della Falzarano, arriva la controreplica della Fiadel.
“Una risposta che potrebbe divenire una delle barzellette più divertenti del secolo, all’interrogativo che abbiamo posto sulla legittimità o meno, dell’improvviso trasferimento dei 48 lavoratori del cantiere r.s.u. del Comune di Capua presso una struttura sita nel Comune di S. Maria la Fossa, l’azienda si è improvvisata operatore di Google Maps per calcolare il percorso che avrebbe dovuto compiere un operaio, partendo dal Municipio di Capua fino al cantiere sito in via Ponte Castagna a S. Angelo in Formis e quanto invece deve percorrere per raggiungere la nuova struttura.
Facendo finta, speriamo, di non capire che la distanza diviene una problematica seria dal momento che il cantiere viene istituito su un altro Comune diverso da quello in cui l’azienda era obbligata ad allestire. Ma poi, altra geniale comicità, il calcolo del percorso ha come partenza il Municipio? Non vogliamo credere che il traguardo, così come viene fatto per le gare podistiche, fosse allestito di fronte al portone del Comune, di norma, nella fattispecie, la distanza viene calcolata partendo dai confini del Comune interessato fino al luogo di destinazione.
Tuttavia, per farla ancora più comica, nella missiva pervenuta in data 17 gennaio u.s., l’azienda afferma di essere aggiudicataria di una commessa unica per i tre Comuni di Capua, Grazzanise e S. Maria la Fossa, quindi, siccome il Comune di Capua non ha provveduto a consegnare l’area individuata all’epoca a S. Angelo in Formis, si supera e asserisce che non è obbligata a realizzare quanto si è impegnata in sede di gara, ma può anche liberamente allestire il cantiere per i lavoratori di Capua in uno dei tre Comuni.
Tutto questo, per quanto possa sembrare assurdo, è la pura verità, per cui, siamo stati costretti a presentare le dovute precisazioni all’azienda, nelle quali, abbiamo precisato che l’appalto unico “NOI” non lo abbiamo mai percepito come tale, lo testimoniano le centinaia di vertenze intraprese dalle OO.SS. nei quasi 4 anni di presenza dell’azienda sul territorio di Capua, nel contempo, abbiamo richiesto un incontro al Comune di Capua per far piena luce sulla vicenda e capire meglio a chi attribuire le responsabilità, perché non crediamo che il Comune di Capua sia intenzionato a perdere 12.000 l’anno.”