Mondragone. E’ una scarcerazione clamorosa quella decretata ed eseguita poco dopo le 21. A un mese esatto dal blitz che lo aveva portato in cella torna infatti a casa Domenico Razzino, ritenuto il capo dell’organizzazione dedita allo spaccio sgominata a dicembre dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta.
I giudici del tribunale del Riesame hanno accolto l’istanza del legale di fiducia di Razzino, l’avvocato Rosario Avenia, e disposto la revoca della misura cautelare del carcere in luogo di quella meno afflittiva degli arresti domiciliari. Secondo la Procura Razzino, grazie alla sua vicinanza con la criminalità mondragonese, si era imposto insieme a due complici nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti lungo il litorale domitio in collegamento con alcuni cittadini albanesi, fornitori dello stupefacente.
L’attività ha infatti accertato l’esistenza e l’operatività di un’associazione per delinquere composta da italiani e albanesi dedita all’importazione, proprio dall’Albania, di sostanze stupefacenti da commercializzare nel territorio italiano, utilizzando come canali di ingresso alcuni porti della Puglia.