SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi) Non è possibile che dopo tutti i milioni che sono stati spesi per trasfromare l’ex caserma Mario Fiore in sede del tribunale civile, la Giustizia dopo appena cinque mesi dall’inaugurazione della nuova struttura, inizia già a perdere….. pezzi.
E sì perchè certamente non si fa una bella figura con quello che è visibile sulla facciata del palazzo dove da poco tempo è stata sistemata la scritta con la denominazione dell’immobile. Ebbene, la scritta in metallo luccicante ha già perso due lettere la “T” e la “E” facendo sorridere e pronunciare commenti non del tutto positivi da parte degli operatori del diritto che frequentano la struttura. E’ una carenza che ben presto potrà essere eliminata, così come quella relativa alla mancanza dell’esposizione, accanto alla bandiera nazionale, di quella della comunità europea così come prevede la legge per tutti gli edifici pubblici. Forse, se ne sono dimenticati, ma sono i piccoli dettagli che non sfuggono agli oservatori attenti delle cose che si verificano in città.
Dettagli che sciupano tutto il benemerito lavoro ed i milioni spesi dalla comunità per migliorare le sedi degli uffici giudiziari che, in questo caso, hanno comportato la chiusura settimanale del tratto di strada antistante il tribunale il che ha creato non poche difficoltà per il traffico cittadino. Ora si attende solo che l’ufficio del giudice di pace di via Grattapulci possa essere allocato in un’altra struttura dello stato (forse nell’ex carcere san Francesco, restituito dall’università al Ministero di Grazia e Giustizia) facendo così risparmiare allo Stato altri milioni di fitto per i locali. Ma con i tempi biblici di questi casi, ci sarà da attendere chissà fino a quando.