Maddaloni. Dopo appena quindici giorni trascorsi al regime degli arresti domiciliari per Ilaria Cioffi si aprono le porte del carcere. La figlia dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi è stata infatti tratta in arresto in queste ore proprio dagli ex colleghi del genitore.
Il provvedimento di aggravamento della misura cautelare è stato infatti eseguito dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni, guidata dal capitano Stefano Scollato, nell’ambito di un’indagine seguita in sinergia con i militari della stazione calatina, condotta dal maresciallo Domenico Di Carluccio. Un’attività che sarebbe figlia proprio del primo arresto, quello effettuato il 30 dicembre scorso dagli agenti del commissariato di Maddaloni; i poliziotti trovarono la giovane infatti in possesso di 25 grammi di cocaina, nascosti all’interno dell’auto.
In fase di convalida la figlia di Lazzaro Cioffi ed Emilia D’Albenzio, si giustificò dicendo che quello stupefacente serviva per uso personale per festeggiare Capodanno e non era destinato allo spaccio. Una ricostruzione che non bastò a convincere il gip a revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari. Da quel giorno gli investigatori avrebbero monitorato con grande attenzione le attività della 24enne: dal rispetto del regime imposto dal gip sammaritano ai contatti.
Ilaria Cioffi fino all’arresto del 30 dicembre non era mai stata coinvolta in fatti di cronaca ed era nota soprattutto per le sue passioni per i vestiti di lusso, le feste e gli abiti sportivi. Col suo arresto solo l’ex chef Emilia D’Albenzio (tenendo conto dei familiari coinvolti in guai giudiziari) resta in cella, in attesa dell’esito del processo sui favori ai narcos, per il quale è stata condannata in primo grado a 6 anni.
Lazzaro Cioffi, invece, resta detenuto dall’aprile 2018: è in attesa del processo sulle informazioni date ai Ciccarelli-Fucito e della conclusione delle indagini per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per il quale è stato indagato, seppur senza misura cautelare.