Regionale. In questi giorni si sta registrando il picco per quanto riguarda l’influenza stagionale. Ci sono stati diversi casi molto gravi, che hanno fatto registrare anche quattro decessi accertati. Dunque, le conseguenze per la salute possono essere preoccupanti. L’influenza, infatti, quest’anno può degenerare in bronchite e polmonite per l’infiammazione delle vie respiratorie.
Dopo febbre alta, nausea, disturbi intestinali, il virus influenzale del 2020 si “trasforma” e diventa ancora più forte. In questi giorni si registrano diversi casi di polmonite e bronchite e ricoveri ospedalieri. Su alcune persone le complicanze sono rischiose. In questi giorni, infatti, si registra un boom di ricoveri ospedalieri tra Campania, Marche e Trento per le conseguenze dell’influenza, che può degenerare in bronchite e polmonite. Il Ministero della Salute ha riportato i sintomi tipici dell’influenza stagionale, spiegando che: “I sintomi dell’influenza includono tipicamente l’insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base”.
Ecco i principali sintomi: tosse, mal di gola e raffreddore con tanto muco e naso chiuso, mal di testa, febbre dai 38° in su, brividi e mal di ossa, dolori muscolari, sonnolenza, nausea, vomito, diarrea, mancanza di appetito, malessere generale, congiuntivite.