Matese. Nel pomeriggio del 10 gennaio 2020, i militari della Stazione CC di Alvignano, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare n° 9703/18 RG NR e 9037/18 RG GIP emessa dal Tribunale Ufficio del GIP di Santa Maria Capua Vetere hanno tratto in arresto S.J.P., cl. 1982, residente in Alvignano, indagato in ordine ai reati di maltrattamento in famiglia ed estorsione, consumati ai danni della madre convivente.
Le indagini dirette da questa Procura traevano origine dalla denuncia sporta dalla vittima, la quale rappresentava i continui maltrattamenti e reiterate richieste di denaro di cui era vittima dall’anno 2007 ad opera del figlio. Le condotte erano causate dallo stato di tossicodipendenza dello stesso e della conseguente necessità di procurarsi continuamente danaro per l’acquisto di sostanza stupefacente. La parte offesa, escussa in diverse occasioni, raccontava con dovizia di particolari gli episodi maltrattanti ed estorsivi subiti evidenziando il clima di terrore in cui era costretta a vivere, incompatibile con le normali condizioni di vita, al punto da essere costretta – parallelamente alla denuncia – a chiedere aiuto a Centri antiviolenza e alla Caritas per essere collocata altrove temendo seriamente per la propria incolumità.
Nel marzo del 2019 la vittima si presentava nuovamente presso i Carabinieri di Alvignano riferendo spontaneamente che il figlio stava peggiorando di giorno per giorno ed ella aveva serio timore per la propria incolumità e per quella del familiare, il quale, ogni qualvolta si recava al SERT di Piedimonte Matese per la somministrazione del metadone, assumeva arbitrariarmente ed in un’unica soluzione dosi eccessive, tali da provocargli alterazioni psichiche, inducendolo sovente ad atteggiamenti aggressivi e violenti .
In considerazione del pericolo di reiterazione delle condotte ed il progressivo incremento di aggressività da parte dell’indagato a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti veniva applicata la misura custodiale nei confronti dell’indagato S.J.P..