Recale/Marcianise. E’ stato condannato a 6 anni di reclusione al termine del processo con rito abbreviato l’infermiere accusato di abusi sessuali nei confronti della figlia della compagna. Il pubblico ministero aveva chiesto nei confronti dell’uomo, originario di Marcianise ma residente a Recale, la condanna a 10 anni di reclusione.
L’infermiere venne arrestato un anno e mezzo fa perchè accusato di violenza sessuale continuata aggravata ai danni di una ragazzina all’epoca di età inferiore a 14 anni, nonché di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente e di due minorenni. Le indagini sono partite a seguito della denuncia sporta, il 7 settembre scorso, dall’ex compagna dell’indagato, i cui contenuti sono stati puntualmente riscontrati dalle dichiarazioni rese dalle vittime dei reati sopra descritti nonché da quelle acquisite da ulteriori persone informate sui fatti.
Secondo l’impianto accusatorio , con più azioni reiterare nel tempo, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della persona offesa, a partire da quando la stessa aveva 11 anni, la costringeva a subire atti sessuali, sia di giorno che durante la notte, minacciando di ucciderla se avesse parlato con qualcuno dell’accaduto. Inoltre, dalle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, l’indagato si sarebbe reso responsabile anche di ulteriori abusi sessuali, in danno della sorella, fatti che, essendo risalenti nel tempo, risultano ormai prescritti.