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Ambizioso progetto ricettivo-turistico nell’alto casertano, il parere della minoranza

PIANA DI MONTE VERNA (Stefania Mastroianni). Un progetto di importanza strategica pare essere in cantiere nel comune di Piana di Monte Verna.

Si tratterebbe di un complesso ricettivo-turistico destinato ad eventi, con ristorante, area benessere e parco all’aperto, da realizzare in località Starza/Mesorinolo, in aperta campagna.

Idea ambiziosa e vantaggiosa per il piccolo comune dell’alto casertano, vista la possibile assunzione di 70 unità lavorative, divise tra  17 posti a tempo indeterminato e 50 posti per contratto a intermittenza.

Una manna dal cielo, visto lo spopolamento dovuto alla mancanza di posti di lavoro, limitati, ad oggi, soltanto all’importante stabilimento Cirio-Parmalat con annesso laboratorio tecno-scientifico di bioplastiche (realtà che la provincia invidia, ndr).

Occasione ghiotta, da salutare con entusiasmo. “Assolutamente sì – conferma l’esponente di minoranza Andrea Mongillo – a noi di Insieme per Piana è piaciuta l’idea di realizzare tale complesso, visto che una struttura simile, se ben gestita e valorizzata, può portare lustro alla comunità, oltre che entrate economiche; tuttavia, mi preme sottolineare alcune cose che mi sono balzate agli occhi.

Anzitutto il fatto che, come esposto in Consiglio comunale nella seduta del 27 giugno 2019, l’opera sarà realizzata su un lotto di terreno dalla larghezza media di 30 metri; si tratta di circa 2 moggi. Mi chiedo: come sarà possibile farci stare tutta la struttura?”

I punti non chiariti in Consiglio sono anche altri, secondo il consigliere Mongillo, ossia la futura collocazione della struttura ricettiva: la località Starza-Mesorinolo, territorio poco distante dal percorso del fiume Volturno. “Si tratta, agli atti, di un terreno interessato da esondazioni, per una media di circa un evento ogni 17 anni.

Peraltro, il lotto è classificato come terreno di fascia B che, secondo le norme dell’Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno, è caratterizzato dal divieto di costruzione di qualunque tipo di edificazione e di interventi e strutture. Mi domando come sia possibile che non si sia dato adito a queste importanti considerazioni.”

 

Il rischio paventato dal consigliere Mongillo è quello di addivenire ad una urbanizzazione piuttosto selvaggia non in linea con il Piano Regolatore Generale.

“Mi sarebbe piaciuto – afferma in proposito Mongillo – che si fosse consultato durante il consiglio comunale l’architetto ed urbanista Felice Iodice (relatore del PRG e incaricato all’approvazione del Piano Urbanistico Generale), per affrontare con maggiore dovizia l’argomento.”

La ditta che si impegna a realizzare l’opera è una s.r.l. con capitale sociale di 60.000 euro.

“Mi preoccupa, inoltre, la scarsa pubblicizzazione di un progetto così rilevante – prosegue Mongillo – al punto che mi domando come mai l’Amministrazione si limiti a pubblicizzare spettacoli di teatro e simili, anch’esso importanti e non lo metto in dubbio, ma non quanto un un’opera che potrebbe avere un impatto socio-economico notevole sulla comunità.”

Concludendo:”Vorrei solo che questo progetto non finisse nel dimenticatoio, come è già successo in passato per altri da collocare in quella zona: si pensi a un tentativo di realizzazione di un impianto di compostaggio poi diventato un capannone fantasma.

Ecco, non vorrei che ancora una volta si paventasse questo pericolo, perché la piccola comunità di Piana di Monte Verna, soprattutto ora, non lo merita. Mentre invece avrebbe bisogno di una ricaduta occupazionale e del risparmio energetico dovuto ai lavori di miglioria sull’impianto di illuminazione pubblica offerto dalla s.r.l. suddetta. Ho già provveduto ad inoltrare una nota agli Enti pubblici preposti al controllo del territorio, perché la sicurezza viene prima di tutto.”