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Razzismo sul campo di calcio, la risposta del Cervino al Lions Ska Caserta

Cervino. Il 28-12-2019 si è disputata sul campo di Cervino la partita di calcio del campionato di terza categoria tra la ASD CERVINO ed il RFC Lions Ska Caserta (finita 3-2 per i padroni di casa). A seguito della partita gli ospiti hanno accusato di razzismo i padroni di casa, attraverso un post sulla propria pagina Facebook, a cui ha prontamente risposto l’ASD Cervino Calcio attraverso il seguente comunicato:

 

 

 

 

La società ASD CERVINO Calcio, la dirigenza, i calciatori e tutti i collaboratori nella persona del presidente Angelo Vigliotta e del capitano della squadra Mario Pascarella, intervengono in relazione alle dichiarazioni fatte dalla RFC Lione ska Caserta che, sulla propria pagina Facebook, ha accusato la squadra di episodi di razzismo durante la partita disputata il 28/12/19. È con massima indignazione e sgomento che apprendiamo dalla pagina Facebook dei nostri avversari di episodi di razzismo verificatisi sul nostro campo ai danni di alcuni calciatori avversari. Tutto quanto affermato è falso e non possiamo che sentirci offesi e mortificati da queste ingiuste accuse nei confronti delle quali non ci limiteremo a rispondere a mezzo stampa e a mezzo social ma procederemo anche in altre sedi. Quanto scritto sulla pagina Facebook dei nostri avversari sono accuse gravissime ed è tanta la mortificazione che noi abbiamo subito da queste parole che non possiamo fare a meno di reputare colui o coloro che le hanno scritte:<<BUGIARDO/I>>.

 

 

 

 

La squadra del Cervino Calcio e tutta la tradizione calcistica cervinese si è sempre basata sui principi di solidarietà e di integrazione. Non vogliamo, non possiamo e non dobbiamo far passare un messaggio pretestuosamente sbagliato e falso rispetto a quello che stato e sarà sempre la nostra storia. Essere accusati di razzismo è un atto vergognoso da parte dei nostri avversari perché, per quanto riguarda la partita è stata dura da un punto di vista fisico, ma nessuno ha applicato episodi di razzismo tanto che la nostra squadra, a fine partita, ha invitato tutti gli avversari ad aprire dei panettoni e brindare con dello spumante per augurare un buon 2020. In generale non possiamo tollerare da nessuno di essere accusati di razzismo, vorrebbe dire rinnegare per noi anni di storia calcistica e morale, noi che siamo stati i primi a tesserare extracomunitari e lo facciamo ancora oggi non possiamo permettere a nessuno di mortificarci così. Comunque nel respingere qualunque accusa di razzismo da parte di noi della ASD Cervino Calcio, vogliamo ribadire di sentirci offesi dal post RFC Lione ska Caserta dal quale pretendiamo scuse ufficiali prima di dover difendere la nostra onorabilità e i nostri principi ricorrendo ad altre sedi.”

 

 

 

 

Per completezza di informazione riportiamo di seguito il post pubblicato sulla pagina Facebook della società casertana:

Non ci piace di certo dover iniziare questo 2020 riportando il trattamento che siamo stati costretti a subire a Cervino, nel corso dell’ultima partita di campionato con il Cervino Calcio. Ma, a distanza di giorni, ancora facciamo fatica ad accettare l’accanimento nei confronti della nostra squadra, in quanto composta per la maggior parte da giocatori neri. Non vogliamo fare un elenco di episodi che, credeteci, sarebbe davvero lungo e che comprende tutto il campionario violento, razzista e xenofobo cui, purtroppo, ci siamo quasi abituati negli ultimi anni. Dal consueto “nero di merda” proferito a più riprese da diversi giocatori avversari nei confronti dei nostri al verso e alle gestualità che richiamano la scimmia, rivolti a un nostro compagno che tifava fuori dal campo, per giungere all’auspicio che affondino i barconi e agli insulti al nostro Mister, reo di “difendere i neri piuttosto che gli italiani”, bestialità provenienti tutte da alcuni tifosi, giovani e meno giovani, appostati a bordo campo.

 

 

 

 


Quel che ci fa rabbia, più di un arbitro cui abbiamo più volte fatto presente invano la situazione da “arena” che si stava innescando in campo e sugli spalti, più di un capitano che invitato a dare l’esempio ai propri giocatori e tifosi ci risponde strafottente di pensare a giocare, è la squallida accusa di un dirigente del Cervino che, a metà tempo, ci rinfaccia di “fare le vittime perché abbiamo i neri in squadra” e che, per questo motivo, godiamo di protezione.
Se non fosse che abbiamo proprio un’altra idea di cosa sia lo sport e la società in generale, inviteremmo questo dirigente, oltre a quei giocatori e tifosi (una minoranza sia chiaro!) che ci hanno accolto e trattato con l’atteggiamento sopra descritto, a subire una sola volta le discriminazioni, gli insulti, gli auguri di morte, le violenze verbali (e a volte fisiche) che siamo costretti a subire, solo perché alcuni dei nostri provengono da altri Paesi ed hanno un colore della pelle differente, per poi chiedere loro se tutto questo accanimento li faccia sentire protetti (!!) o piuttosto non gli lasci dentro un senso di frustrazione, rabbia, ingiustizia profonda. A noi ancora non è passata.
Ci vorrebbero muti a subire, a testa alta ci troveranno a ribellarci alla barbarie.
Complimenti per la vittoria, ma lo sport è un’altra cosa.
#againstracism

ps: ci sembra superfluo dover rimarcare l’ovvio ma, per evitare fraintendimenti, ci teniamo a precisare, a seguito di pregresse esperienze, che il nostro comunicato non è rivolto alla comunità di Cervino e a tutti i tifosi della squadra, ma unicamente a chi si è macchiato di gesti vergognosi e razzisti.”