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“E’ stato un inferno”: Anna e Emma sorprese dal rogo mentre dormivano. Le ultime sulle indagini

Di 4 Gennaio 2020Cronaca

Carinola. Anna Penna, 56 anni, ed Emma Romagnolo, 79 anni, sono morte nel rogo che si e’ sviluppato nella sede de “Il Pino” a Carinola. La struttura per anziani aveva 20 ospiti; molti sono riusciti a mettersi in salvo quando si sono sviluppate le fiamme, altri sono stati salvati dai Vigili del Fuoco anche con l’autoscala. Secondo i primi accertamenti, a provocare le fiamme potrebbe essere stato un corto circuito.

Oltre alle due donne, morte per asfissia, c’e’ anche un ferito grave, ma non in pericolo di vita con edema polmonare trasferito all’ospedale di Sessa Aurunca. Altre cinque persone sono state visitate dal personale del 118 intervenuto sul posto, ma per fortuna nessuno di loro ha avuto bisogno di ricoveri ospedalieri. Sul posto tre squadre dei Vigili del Fuoco e i Carabinieri che stanno lavorando per cercare di capire le cause dell’incendio.

Nell’incendio e’ andato distrutto completamente il terzo piano e il tetto dell’edificio. Le due persone decedute a causa della inalazioni da fumo, di 78 e 56 anni, erano rispettivamente originarie di Sant’Agata de’ Goti e Francolise, frazione Sant’Andrea del Pizzone. La struttura, che attualmente vedeva la presenza di circa 20 persone, ospitava non solo anziani ma anche persone affette da disturbi psichici. Nessuno dei feriti sottoposti alle prime cure del personale del 118 e’ in pericolo di vita. Non si conoscono ancora le cause dell’incendio. I Carabinieri e i Vigili del Fuoco stanno ispezionando l’impianto elettrico e una stufa.

Secondo quanto emerso dalle indagini le due donne dormivano quando è scoppiato l’incendio in un locale usato come lavanderia e deposito, e sono morte per asfissia a causa del fumo generato dalle fiamme. Restano da chiarire le cause del rogo, sebbene dai primi accertamenti compiuti dai carabinieri della Compagnia di Mondragone, sembra si tratti di un fatto accidentale, provocato da un corto circuito o da un guasto a qualche dispositivo elettrico in un locale ubicato probabilmente nel sottotetto. I militari stanno anche verificando se a far partire le fiamme possa essere stato il comportamento di qualche ospite. Se qualcuno, insomma, con un accendino possa aver dato fuoco a del materiale, come dei vestiti.

Testimoni riferiscono di un vero e proprio inferno col fumo nero che hanno invaso l’intero edificio che sorge lungo corso Umberto I.

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