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Famiglia violenta, pusher, operai fantasma: ecco tutti i furbetti del reddito scoperti a Marcianise e dintorni

Marcianise. C’è la mamma violenta. Il presunto pusher zeppo di contanti. L’operaio che non regolarizzano mai. Lo zio orco arrestato. La capitale dei furbetti del reddito di cittadinanza in provincia di Caserta sembra essersi concentrata nell’area tra Marcianise e l’agro aversano.

La task force congiunta di Guardia di Finanza e carabinieri della locale Compagnia ha portato alla scoperta di diverse persone, alcune dei quali già finite nel mirino della legge per altri reati, che percepivano il sussidio illecitamente.

Il caso più clamoroso è quello di Sant’Arpino dove nella famiglia finita nei guai per maltrattamenti su un bimbo di 5 anni percepivano il reddito di cittadinanza sia la madre che lo zio, entrambi arrestati per le violenze domestiche. Un dettaglio visto l’inchiesta portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Marcianise e il beneficio del sussidio sono due piani distinti.

Reddito di cittadinanza e spaccio viaggiavano sullo stesso binario nell’operazione eseguita dalle fiamme gialle nelle scorse settimane che ha portato al sequestro di mezzo chilo di hashish tra Marcianise e Capodrise. Ma nel mirino dei militari sono finiti soprattutto i laboratori e le officine dovrebbe troppi artigiani approfittano del reddito per dare a qualche operaio meno del dovuto approfittando del doppio introito. Diversi i casi scoperti negli ultimi mesi tra Marcianise e l’agro aversano, l’ultimo ad opera della Forestale proprio a Carinaro.