Aversa. Spunta anche un’altra elezione nell’inchiesta che vede coinvolto il consigliere regionale del Pd Stefano Graziano. L’indagine è partita dalla denuncia di uno degli indagati, Luigi Comparone, l’uomo che, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe dovuto ricevere un aiuto al concorsone della Regione in cambio di un pacchetto di voti.
Al momento di presentare la denuncia Comparone consegnò il suo cellulare che venne analizzato dalle forze dell’ordine. All’interno furono trovati anche alcuni messaggi nei quali si faceva chiaramente riferimento alla prova da superare ed alle imminenti elezioni Amministrative.
“Tu mi porti 100 voti e io ti do un posto da operatore socio sanitario” è quello più significativo evidenziato da “Il Mattino”. Comparone risultò poi idoneo non ammesso al concorso e successivamente il suo contatto venne bloccato da Graziano secondo quanto riferito nella denuncia.
Non solo. L’uomo ha dichiarato di essersi impegnato a procacciare voti anche nelle palazzine di Teverola. Al momento però su questo versante non ci sono ancora riscontri.. Insieme con Graziano gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati anche il consigliere comunale di Aversa Pasquale Fiorenzano, Nicola Tirozzi e lo stesso Luigi Comparone. La vicenda sulla quale si stanno concentrando gli investigatori riguarda l’ultimo rinnovo del Consiglio comunale di Aversa e la promessa di un posto di lavoro come operatore socio sanitario in cambio di un pacchetto di voti per Fiorenzano, che sarebbe stata fatta a Comparone.
“Sono tranquillo – ha spiegato Graziano dopo aver appreso dell’indagine – perché assolutamente estraneo alla vicenda che mi vede indagato per non aver segnalato/raccomandato la persona, che proprio per la mancata segnalazione prima mi ha denunciato, e poi ha tentato di diffamarmi. I fatti si riferiscono, tra l’altro non alla mia campagna elettorale ma a quella di un altro. Sono ancora una volta fiducioso nella magistratura e perseguirò con il massimo rigore qualsiasi tentativo di attribuirmi comportamenti illeciti”.
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