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Corruzione in Comune, ecco gli interrogatori di sindaco e imprenditori. “Ero solo un esecutore…”

Villa Literno/Lusciano.  Nessuna parola davanti al gip. Silenzio per il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, all’interrogatorio di garanzia che è stato celebrato ieri mattina al tribunale di Napoli Nord dinanzi al gip Antonella Terzi.

Il primo cittadino finito agli arresti domiciliari per corruzione e falso ideologico in atti pubblici nel corso di un’operazione dei carabinieri scattata sull’asse Villa Literno-Lusciano, assistito dall’avvocato Giuseppe Stellato, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Invece hanno dato delle spiegazioni sia l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune liternese, Giuseppe D’Ausilio (assistito dall’avvocato Gabriele Piatto) e sia uno degli imprenditori, Francesco Nicchiniello, finiti agli arresti domiciliari.

“Ero un semplice esecutore di lavori” ha detto al gip. Salvatore Nicchiniello, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sarebbero proprio i due imprenditori Nicchiniello, padre e figlio, secondo l’accusa, che avrebbero pagato tangenti per far chiudere un occhio sui lavori di strade e viadotti che sarebbero stati costruiti con materiali scadenti persino nel territorio del comune di Cagliari ed utilizzando anche meno materiale di quello necessario.