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NOMI E FOTO. Padre e figlio con pistola, ecco dove è scattato il blitz e chi sono i fermati

Marcianise. Nella mattinata di ieri, 5 dicembre 2019, la Polizia di Stato della Questura di Caserta ha tratto in arresto Giuseppe e Donato Tartaglione, rispettivamente padre e figlio di Marcianise, poiché responsabili di detenzione di un’arma clandestina, in concorso; nel contempo, sono stati entrambi deferiti per la detenzione illegale delle relative munizioni, 4 cartucce, e per la ricettazione dell’arma.

L’operazione di polizia che ha portato all’arresto dei congiunti, realizzata dalla Squadra Mobile casertana, è maturata nell’ambito della consueta attività info-investigativa sviluppata sul territorio, resa ancora più intensa nel periodo prefestivo, quando cioè si registra un tendenziale incremento dei fenomeni criminosi in genere.

Il blitz è scattato in via Toscanini. In tale contesto, appreso che presso l’abitazione di Giuseppe Tartaglione entrambi detenessero illegalmente un’arma da fuoco, è stato predisposto un servizio di polizia, sfociato in una perquisizione domiciliare presso l’immobile. Durante le attività di ricerca, è stata rinvenuta, occultata tra gli effetti personali del ragazzo, una cassetta di sicurezza di piccole dimensioni, chiusa a chiave, con all’interno una pistola e delle munizioni. Si trattava, in particolare, di una pistola cal. 6,35 di fabbricazione tedesca, con matricola abrasa, completa di caricatore inserito: un’arma estremamente compatta, facilmente occultabile, ma comunque dotata di notevole potenziale offensivo. Nella cassetta, oltre alla pistola, che si presentava in ottimo stato d’uso e perfettamente oleata, vi erano anche 4 proiettili dello stesso calibro, sfusi.

Alla luce del fatto che il padre, vistosi scoperto, si è auto accusato della detenzione dell’arma che, tuttavia, è stata rinvenuta nella piena disponibilità del figlio, che era in possesso anche della chiave necessaria per l’apertura della cassetta di sicurezza, entrambi sono stati tratti in arresto e deferiti all’A.G. per le restanti ipotesi di reato.

Terminati gli atti di rito, padre e figlio sono stati associati alla Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere, a disposizione dell’A.G., in attesa del giudizio di convalida.