Santa Maria Capua Vetere. La grande bellezza dell’Anfiteatro e i tentacoli del mondo dello spaccio. Il contrasto tra le ricchezze di Santa Maria Capua Vetere e il suo sottobosco di ras e pusher appare quantomai evidente leggendo le oltre mille pagine dell’ordinanza notificata ieri mattina nei confronti di 22 persone.
A svelare il sistema Bellagiò e soprattutto gli snodi cruciali della mappa dello spaccio è stato Giovanbattista Di Monaco: “Attualmente l’hashish dei Del Gaudio viene venduto all’Anfiteatro da un paio di persone di cui non conosco i nomi; altra piazza è un bar nella zona nuova, in via Irlanda. Qui spaccia uno di cui non ricordo il nome.”
“Altro spacciatore dei Del Gaudio di cui adesso mi ricordo è “o’ mallardo” che spaccia hashish presso la sua abitazione sita nella zona delle palazzine. I Del Gaudio sono interessati solo a coloro che spacciano in modo veloce ed efficace ed è per questo che si sono interessati a me. Chi spaccia in modo veloce assicura una serie di risultati: più droga movimentata, minori rischi di sequestro a parte delle forze dell’ordine.”
Decisivo in questo sistema è il ruolo di Michele Gabriele: “Riceve richieste di acquisto tramite telefono o messenger e va a consegnare cocaina al cliente. Tutto ciò è frutto non soltanto del racconto del gemello ma anche della mia diretta conoscenza in quanto l’ho visto io stesso spacciare droga e qualche volta ho indirizzato qualche amico”.