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Choc fuori scuola: maniaco si abbassa pantaloni e mi masturba davanti a ragazzina

Di 5 Dicembre 2019Cronaca

Aversa. Choc ieri mattina ad Aversa. Un maniaco si è abbassato i pantaloni davanti a una ragazzina e poi si è masturbato tra le urla sconvolta della poveretta, che è scappata in lacrime. L’episodio è avvenuto in pieno giorno in via Magenta ad Aversa a pochi metri dal liceo.

La stessa vittima con grande coraggio ha voluto rendere pubblica la sua disavventura attraverso i social: “Ieri, alle 11 di mattia circa, camminavo nella strada di “Fuori sant’Anna” (Aversa), nei pressi dell’artistico .C’ero solo io, il mio cane ed un uomo ed andavamo in direzioni opposte.Ho lo sguardo ben attento, come sempre d’altronde. Controllo sempre ossessivamente chi ho davanti e chi ho dietro e forse non sbaglio.Vedo in un attimo quest’uomo avvicinarsi sempre di più, fino a quando, a mezzo metro da me, quest’essere disumano, si spoglia, si abbassa i pantaloni, avvicinandosi sempre di più.

Parlava, si toccava e si avvicinava.La distanza era così minima e la paura così forte che quasi non sentivo più scorrere il sangue nelle vene.In una frazione di secondi capisco cosa stia per accadere e scappo correndo più veloce che potevo.Corro, mi fermo, scoppio a piangere.Nessuno aveva visto quella scena (forse), ma chi passava mi ha vista correre e poi piangere a singhiozzi con gli occhi sbarrati e terrorizzati. Non c’è stato nessuno che mi abbia chiesto se fosse, per caso, successo qualcosa.Questa indifferenza, forse involontaria o forse chissà, mi ha fatto ancora più paura.Non so quanto abbia fatto bene a scappare soltanto, forse dovevo urlare, entrare in qualche locale e chiedere aiuto, ma la paura e il terrore in quel momento hanno preso il sopravvento su di me. Mi hanno lasciato soltanto la possibilità di correre e , vi posso assicurare, che se ieri io non avessi avuto quella prontezza e quella velocità nelle gambe, non sarebbe andata a finire com’è realmente andata.

Ieri al mio posto sarebbe potuta esserci un’altra ragazza e sarebbe potuta restare li’ immobile, non sarebbe andata a finire com’è realmente finita. Quell’uomo non è riuscito a sfiorarmi perché sono scappata velocemente, ma quell’uomo è riuscito a terrorizzarmi, è riuscito a limitare la mia libertà (e tranquillità) di camminare spensieratamente da sola per strada.Di fronte a quell’essere io mi sono sentita impotente, piccola come una formica.Lui, guardandomi, ha pensato che quello fosse il mio scopo, la mia utilità e che fosse mio dovere evidentemente soddisfare i suoi piaceri. Perchè ? Perchè sono una donna.N on è giusto che io debba vivere col terrore ogni singolo giorno della mia vita per il solo motivo d’essere nata Donna.Ciò che è accaduto a me e che accade a molte donne non può e non deve essere giustificato”