Santa Maria Capua Vetere. Guadagni da 500 euro a settimana e canali napoletani per inondare la città di droga. Lo spaccio tra i locali della movida torna ad arricchire i Bellagiò, che portavano a casa stipendi da 2mila euro al mese.
Sono accusati di associazione per delinquere dedita all’acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed hashish i 21 destinatari dell’ ordinanza cautelare della Dda (11 in carcere e 10 ai domiciliari) arrestati dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere nel corso di un’operazione eseguita la notte scorsa, anche con l’ausilio di un elicottero.
Gli arresti sono stati eseguiti anche a Napoli e provincia e sono il frutto di investigazioni a carico del gruppo legato alla famiglia di Ferdinando Del Gaudio, nota come i ‘Bellagiò’, durante il periodo che va dall’ottobre del 2016 al luglio 2017. Grazie alle intercettazioni, i militari dell’Arma hanno documentato decine di cessioni programmate con ordini telefonici e parole in codice.
La consegna degli stupefacenti, dopo aver pattuito il prezzo, avveniva in luoghi concordati sia a Santa Maria Capua Vetere. per esempio all’esterno dell’Anfiteatro Campano o noti bar della città, che nei piccoli centri limitrofi. I carabinieri hanno individuato due sottogruppi riconducibili a due dei fratelli Del Gaudio che, pur condividendo l’attività di reperimento della sostanza stupefacente da immettere sul mercato locale, provvedevano autonomamente a collocare lo stupefacente presso i diversi spacciatori.
Tra gli arrestati ai domiciliari figurano anche due donne tra cui Sonia Del Gaudio, sorella di Ferdinando: ha evitato il carcere poichè madre di un figlio minore e quindi collocata agli arresti casalinghi. Uno degli indagati aveva anche il compito di recuperare le somme inerenti alla cessione dello stupefacente dai singoli pusher.
Questi ultimi durante le conversazioni usavano un linguaggio criptico per indicare la droga come auto, macchine, scarpe, tuta, telefoni, ed erano costretti ad acquistare la droga dai fratelli Ferdinando e Sonia Del Gaudio al prezzo che loro imponevano.
Tra i fermati c’è anche il 47enne Raffaele Terracciano, papà di Valentina Terracciano, la bimba di due anni uccisa nel 2000 a Pollena Trocchi nel corso di un agguato camorristico. Terracciano e’ finito in carcere perche’ ritenuto dagli inquirenti della Dda di Napoli uno dei fornitori dei fratelli Del Gaudio, Sonia e Ferdinando, entrambi arrestati dai carabinieri. Terracciano, attivo nella zona vesuviana, avrebbe rappresentato un punto di riferimento costante per l’approvvigionamento di grandi quantita’ di coca e hashish da parte dei fratelli Del Gaudio. La piccola Valentina rimase uccisa per errore mentre era nel negozio dello zio, vero bersaglio dei killer.