Santa Maria Capua Vetere. Il signore assoluto dello spaccio era lui, Ferdinando Del Gaudio, ras della famiglia Bellagiò. Dal momento della sua scarcerazione e del ritorno nelle palazzine Iacp, il ras 48enne avrebbe ripreso a fare il bello e il cattivo tempo. Gli affari avevano preso il volo, ma il prezzo da pagare per tanti è stato alto: botte o addirittura spari per chi provava a ritargliarsi uno spazio autonomo nel suo regno incontrastato.
E per qualcuno c’è stato addirittura il foglio di via dalla città di Santa Maria Capua Vetere: a deciderlo però non era stato un giudice, ma il capo dei Bellagiò. A rivelare questo particolare è Giovanbattista Di Monaco che svela agli investigatori quello il “sistema Bellagiò”: “I Del Gaudio hanno monopolizzato tutto il mercato degli stupefacenti a Santa Maria Capua Vetere: trattano cocaina, hashish, erba e crack. Da quanto è uscito Ferdinando Del Guadio la vendita degli stupefacenti a Santa Maria Capua Vetere è decisamente aumentata. Santa Maria ha ripreso il ruolo di importante piazza di spaccio tanto che vengono ad acquistarla anche persone che abitano fuori città. Sono sicuro che i Del Gaudio fanno droga in quanto si tratta del mio settore.”
I metodi del monarca assoluto dello spaccio
“I Del Gaudio a Santa Maria Capua Vetere fanno davvero molta paura anche perchè picchiano le persone che si ribellano a loro qulacuno può “prendere qualche botta” cioè può essere sparato. Ad esempio è stato picchiato da questi un tale Angelo che abita nelle palazzine Iacp, è uno spacciatore. Angelo è stato picchiato perchè Del Gaudio aveva saputo che “pigliava la roba sotto banco” cioè prendeva la roba non dai Del Gaudio. Quando ho visto Angelo c’erano ancora i segni sul corpo. I Del Gaudio lo hanno mandato via da Santa Maria Capua Vetere nel senso che gli hanno imposto di lasciare il territorio sammaritano nel senso che non poteva nemmeno viverci fino a quando non avesse accettato di spacciare per i Del Gaudio. Per questa ragione Angelo abita attualmente vive a Marcianise. L’ho incontrato casualmente in piazza Mazzini a Santa Maria Capua Vetere e mi sembrava prostrato”