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“Ci stanno pregando per salvare Giovanni, ma tutelano solo i suoi interessi. Basta con i mercati…”

San Felice a Cancello. Le parole dell’ex assessore, oggi grande elettore, Carmine D’Addio da Piedarienzo. Il veterano della politica locale si esprime in merito a quello che sta accadendo in queste ore a livello politico amministrativo.

Ecco la sua nota:

Stiamo assistendo ad una situazione abbastanza ridicola nel nostro Comune dove a farla da padrone sono le varie baggianate del primo cittadino.

 

In questi giorni ho avuto modo di leggere vari articoli di quest’ultimo nei quali lui stesso dichiarava che questo immobilismo e questa assenza dell’amministrazione è dovuta ad influenze esterne, persone che manipolano il tutto e che non hanno permesso al primo cittadino di governare.

E’ arrivato il momento di parlare e di far capire chi è veramente il primo cittadino.

 

Piu volte sono stato avvicinato  da vari personaggi, si tratta personaggi che parlavano per nome e per conto del primo cittadino, esponenti della politica locale ma anche appartenenti alla politica casertana (presidente della provincia), i quali si facevano promotori di idee e iniziative per risolvere la crisi politica, proponendo accordi scellerati.

Non sono stato il solo ad essere avvicinato dai suddetti ma anche altri, dai consiglieri alle persone che con l’amministrazione attuale non hanno nulla a che fare.

 

In questi incontri sono state proposte tantissime cose, che non hanno nulla a che fare con il bene di San Felice ma solo per il bene del primo cittadino.

Si stanno adoperando tutti per mantenere ferma la poltrona del primo cittadino.

 

Ma quante persone ancora devono scendere in campo? Cosa deve essere ancora promesso?

Forse non si riesce a governare perché ci sono troppi galli a cantare? Fin dal primo giorno, dalla composizione delle liste alla vittoria delle elezioni sono stato chiamato in causa dal primo cittadino per apportare un aiuto serio e concreto alla squadra, cio’ che alla fine è avvenuto.

 

L’accordo raggiunto dai gruppi consiliari sulla sfiducia è stato definito dai consiglieri del sindaco e dai suoi errori, quindi da lui stesso: il diavolo e l’acqua santa….

 

Non so chi sia il diavolo né chi sia l’acquasanta ma riflettiamo, come si definisce una persona che prima fa accordo con il diavolo per vincere le elezioni e poi vuole accordarsi con l’acquasanta per restare incollato alla poltrona? Tutte queste persone che stanno intercedendo nella questione politica di San Felice perché lo fanno?