SANTA MARIA LA FOSSA. Presso la sede del Consorzio del Bacino Inferiore del Volturno a Caserta è stato stipulato il protocollo d’intesa per lo sviluppo di attività culturali, formative e di accompagnamento nei progetti di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra tra lo stesso Consorzio e Agrorinasce.
Il senso dell’iniziativa lo spiega lo stesso Presidente del CdA e direttore generale di Agrorinasce, Giovanni Allucci: “Ringrazio il Consorzio di Bonifica per la collaborazione istituzionale avviata con questo protocollo. Partiamo subito con la prima iniziativa importantissima di messa in funzione dell’impianto di irrigazione dei 200 ettari di terreno agricolo del complesso agricolo confiscato alla camorra conosciuto come la Balzana di S. Maria La Fossa. È il più importante investimento pubblico su un bene confiscato alle mafie in Italia e con la pubblicazione della delibera di finanziamento del CIPE, unito alla prima vera fase di avvio della coltivazione dei terreni agricoli, iniziamo la valorizzazione dell’intero complesso”.
Come è noto, Agrorinasce, nella qualità di ente strumentale dei Comuni soci di Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, S. Marcellino, S. Maria La Fossa e Villa Literno, dall’anno della sua fondazione nel 1998 ha realizzato molti progetti di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra e non solo, con risultati importanti che hanno contribuito al miglioramento dei livelli di legalità e di sicurezza del territorio. Agrorinasce è, ormai, una delle realtà pubbliche più importanti d’Italia nell’opera di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra. Ad oggi Agrorinasce amministra 157 beni confiscati alla camorra nei soli sei Comuni soci, molti dei quali già attivi con destinazioni pubbliche, sociali e anche produttive, impegnando nella gestione decine di soggetti sociali, istituzioni pubbliche e imprese private, con centinaia di posti di lavoro creati e contribuendo al miglioramento dei servizi pubblici ai cittadini.
Il commissario del Consorzio di Bonifico, Carlo Maisto, non nasconde la propria soddisfazione: “L’impegno dell’istituzione che rappresento nella valorizzazione del territorio e del settore agricolo è massima. Con Agrorinasce abbiamo deciso di fare squadra, mettendo in funzione l’impianto di irrigazione della Balzana e stiamo pensando ad altri significativi interventi. Il settore dell’agricoltura e dell’agro-industria è fondamentale per lo sviluppo dell’occupazione, e noi daremo il nostro massimo impegno nel rafforzare i servizi istituzionali dell’ente”.
Il complesso agricolo denominato “La Balzana” sito in Santa Maria La Fossa, è il più grande bene confiscato alla camorra in Campania ed uno dei più grandi in Italia. In totale è composto da 200 ettari di terreno agricolo fertilissimo, 10 ville bifamiliari, una cappella, una piccola scuola e circa 14 immobili produttivi, ormai in completo disuso dopo oltre 20 anni di procedimenti giudiziari.
Il progetto di Agrorinasce è quello di realizzare il “Parco agroalimentare dei prodotti tipici della Campania”, concentrando nel borgo agricolo e nei 200 ettari di terreno agricolo circostanti tutte le produzioni tipiche campane (grano, pomodori, allevamento di bufale, prodotti ortivi, ortofrutticoli, vigneti ecc..), le attività di trasformazione e la loro commercializzazione, fino alla ristorazione. Accanto alle attività produttive, verranno recuperate le 10 ville bifamiliare e altri immobili ad uso civile, al fine di consentire il sorgere di una comunità residente (costituita per lo più da una parte dei dipendenti che operano nelle diverse attività produttive), verrà creato l’istituto agrario (che opererà in sinergia con il Dipartimento di Agraria della Federico II° che aprirà due nuovi corsi di laurea nella vicina Reggia di Carditello), centri per la formazione professionale, attività ricettive e commerciali per il turismo rurale, lo sport e altro ancora.
Il 24 luglio 2019, il CIPE, dopo l’importante tavolo istituzionale svolto a S. Maria La Fossa nel Centro di educazione e documentazione ambientale Pio La Torre, ha approvato la prima tranche di finanziamento di 15,114 nell’ambito dei fondi di Sviluppo e Coesione, stanziati dall’allora Ministro per il SUD, Barbara Lezzi, e con il Ministero delle Politiche Agricole, istituzione capofila. La delibera CIPE è stata pubblicata pochi giorni fa. Una notizia positiva che consente ad Agrorinasce di avviare tutte le attività progettuali per il rilancio di un intero territorio.