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Il Comune scende in campo contro la violenza sulle donne

San Marco Evangelista. In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il Comune di San Marco Evangelista vuole manifestare la propria sensibilità e vicinanza alle donne. Infatti, lunedì 25 novembre, la “Fontana delle Donne” si illuminerà di rosso come segno di partecipazione alla ricorrenza internazionale istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.

 

 

 

La lodevole iniziativa è stata fortemente voluta da Marinella Santonastaso, consigliere comunale con delega alle pari opportunità. Non a caso è stata scelta la fontana dedicata alle donne come simbolo da illuminare, a dimostrazione del fatto che negli anni il comune sammarchese è stato vicino al mondo femminile. Questa giornata non deve essere una pura ricorrenza ma la dimostrazione della volontà a contrastare questo triste e dilagante fenomeno.

 

 

 

In tutto il mondo già ci sono state molte manifestazioni ed eventi a sostegno di questa lotta. Ieri a Roma per il quarto anno consecutivo c’è stato il corteo “femminista e transfemminista contro la violenza patriarcale, istituzionale, economica e ambientale” organizzato dal movimento “Non una di Meno” che ha attraversato la Capitale da piazza della Repubblica fino a piazza San Giovanni.

 

 

 

Preoccupanti sono i dati mostrati dalla Polizia alla presentazione a Milano dell’iniziativa “Questo non è amore 2019”: chi subisce violenze di genere è nell’80,2% dei casi una donna italiana, così come i loro assassini nel 74% dei casi. Inoltre, nell’82% delle volte chi fa violenza su una donna è il compagno o un conoscente. In aumento è il numero dei femminicidi passati dal 37% del 2018 al 49% tra gennaio ed agosto 2019. Il 67% di queste vittime è straniero e anche qui nel 61% dei casi l’autore è il partner. Basti pensare che ogni 72 ore in Italia viene uccisa una donna, per meglio comprendere la gravità del problema che non verrà mai risolto fin quando esisterà un solo uomo che considererà la donna come un oggetto di suo possesso anzichè come un soggetto libero e uguale a lui da amare e rispettare.