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Piove nel bar del carcere, poliziotti costretti a pranzare con l’ombrello. LE FOTO

Santa Maria Capua Vetere. Nella giornata del 18.11.2019 gli Agenti trovano la seconda amara sorpresa, dopo la controsoffitta trovata ceduta la mattina del 13.11 2019 a terra presso sala convegno “Bar/spaccio”, hanno consumato il pasto sotto l’infiltrazione d’ acqua proveniente dal soffitto della mensa Agenti.

A denunciare il fatto è il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che da sempre scende in campo a difesa della dignità dei Poliziotti Penitenziari.

Il nostro sindacalista Miche Vergale – commenta Olanda – aveva già denunciato la necessità di una urgente manutenzione del Penitenziario in tutti i suoi settori.

Nel Penitenziario, esiste il servizio M.O.F (Manutenzione ordinaria fabbricati) formato da una piccola squadra di detenuti lavoranti gestiti dal Personale di Polizia Penitenziaria, niente si muove e niente si ripara.

Uno scandalo – continua Olanda – malgrado collega addetto al servizio M.O.F. ogni giorno magicamente trasforma il suo orario di servizio da 8/14 a 8/15 giustificandosi di fare fronte alle emergenze improvvise, gli Agenti continuano a scaricare l’acqua di uno sciacquone immergendo le mani nella vaschetta per tirare il meccanismo, porte rimaste serrature da sostituire, lampadine fulminate, buche trasformate in piscine presenti nel parcheggio auto, varie infiltrazioni d’ acqua dai controsoffitti, ecc. ecc. “uno scandalo sotto gli occhi di tutti” che nessuno sembra di vedere.

Abbiamo scritto al provveditorato – conclude Olanda – per chiedere la chiusura immediata della mensa Agenti, chiedendo la sostituzione del pasto caldo con il buon pasto fino a quando i lavori di manutenzione e ristrutturazione non saranno terminati

Auspichiamo che il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Regione Campania, Dott. Antonio Fullone che giorno 8 c.m. ha già accolto le nostre problematiche esposte, prenda provvedimenti immediati. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, in questo periodo molto delicato, – tra le strutture decadenti e le aggressioni a danno degli Agenti di Polizia Penitenziaria -, deve dare un segnale molto forte dimostrando i fatti concreti e non con il suo semplice sorrisino.

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