LE FOTO. Crollo nel bar-spaccio del carcere. La rabbia del sindacato di polizia

Santa Maria Capua Vetere. Nella mattinata del 13.11.2019 il Personale di Polizia Penitenziaria trova l’amara sorpresa della controsoffitta ceduta a terra presso la sala convegno “Bar/spaccio”. Per fortuna nessun danno è stato causato alle persone che a quell’ ora di solito si trovano a consumare bevande e cibi presso il locale in questione.

A denunciare il fatto è il Sindacalista del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Michele Vergale che da sempre vigila e denuncia tutte le anomalie del Penitenziario. “Il Carcere di Santa Maria Capua Vetere – commenta Vergale – ha bisogno di una urgente manutenzione in tutti i settori. Nel Penitenziario esiste il servizio M.O.F (Manutenzione ordinaria fabbricati) formato da una piccola squadra di detenuti lavoranti gestiti dal Personale di Polizia Penitenziaria. Come sindacalista – continua il sindacalista – non si comprendono le ragioni per la quale molte piccole lacune, come ad esempio: la riparazione di perdite d’ acqua, di uno sciacquone, di una serratura, il cambio delle lampadine fulminate, le buche presenti nel parcheggio auto che si trasformano in piccole piscine ogni volta che piove e molte altre cose più importanti come infiltrazioni o perdite d’acqua. Ma la cosa curiosa – conclude Vergale – e che qualche collega addetto al servizio M.O.F. ogni giorno magicamente trasforma il suo orario di servizio da 8/14 a 8/15 giustificandosi di fare fronte alle emergenze improvvise, “uno scandalo sotto gli occhi di tutti” che nessuno sembra di vedere.

Basta! come sindacato non possiamo accettare la pessima gestione del Penitenziario, la Direzione deve utilizzare al meglio le risorse interne ed utilizzare i fondi per la riparazione delle problematiche esposte. Continueremo a vigilare e a denunciare tutte le anomalie. Con l’occasione ringraziamo pubblicamente il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Regione Campania, Dott. Antonio Fullone che giorno 8 c.m. ha accolto le nostre problematiche esposte.”

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