Skip to main content

Rifiuti, si profila sciopero lunghissimo: San Felice rischia collasso. Sindacati: “Stop persecuzioni”

San Felice a Cancello. Si rischia una vera e propria emergenza a San Felice. C’è la possibilità che la raccolta si fermi per quasi una settimana. A annunciarlo la Fiadel in una lunga nota:

“La Buttol prosegue sulla via della prepotenza e dell’arroganza, infatti, alcuni lavoratori riferiscono di essere vittime di continue pressioni e ritorsioni da parte dei responsabili del servizio. L’intera organizzazione di lavoro, predisposta per l’effettuazione della raccolta rifiuti, vengono disposti seguendo un criterio non appropriato, per cui, sbilanciando fortemente il carico di lavoro, il quale pende maggiormente sui lavoratori iscritti alla FIADEL. PERSECUZIONI NON PIU’ TOLLERABILI

L’azienda, nonostante sia stata più volte sollecitata, per riequilibrare le zone di raccolta, garantendo a tutti un’equa ripartizione dei carichi di lavoro, continua a sottrarsi al confronto ed alla condivisione di tematiche generate in gran parte dalla precedente gestione. SCIOPERO ANCHE DELLO STRAORDINARIO CHE DURERA’ FINO AL 24 NOVEMBRE

Dopo lo sciopero del 18 e 19 novembre prossimo, i disagi dureranno giorni prima che venga tutto ripristinato, poiché, è stato indetto anche quello per lo sciopero che durerà dal 19 al 24 novembre. Siamo dispiaciuti gl’incolpevoli cittadini di San Felice a Cancello, ma la colpa di tutto questo è da attribuire solo ed esclusivamente alla BUTTOL, espressione di prepotenza unica nel settore rifiuti tanto che non si ricordano precedenti simili.

IL COMUNE DEVE FARE LA SUA PARTE RIMODULANDO IL CANONE D’APPALTO, OGGI TARATO SU 28 UNITA’ A FONTE DEI 23 LAVORATORI PRESENTI QUOTIDIANAMENTE SUL CANTIERE DI IGIENE URBANA

Urge l’intervento del Sindaco, affinché venga rimodulato il costo dell’appalto, tarato su 28 operai a fronte dei 23 operai che quotidianamente operano sul cantiere di igiene urbana di San Felice a Cancello, in attesa che il Commissario Liquidatore dott. Ventriglia si dia una mossa e avvii la procedura prevista per sostituire almeno i 3 operai che sono stati collocati in pensione.”