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Controlli dell’Asl ai cani degli spacciatori sanfeliciani: ci scappa pure una discussione

San Felice a Cancello. Mentre nella zona periferica da anni vige il binomio droga e cavalli, a San Felice centro va per la maggiore il binomio pit bull-droga. Un pò tutti i pusher della zona, i soliti noti, hanno in dotazione oltre al bilancino, il cellophane, il coltello per tagliare, il telefonino cinese per chiamare e ricevere telefonate anche uno o più pit bull.

Addirittura c’è qualcuno che li alleva proprio.

Durante uno degli ultimi blitz a casa di questi spacciatori, conclusosi con l’arresto del soggetto perquisito, un carabiniere è stato morso dal cane della persona finita nei guai, anche se nello specifico non si trattava di un pit bull, era un po’ più piccolo.

 

Per prassi è quindi scattato un controllo da parte dell’Asl, e proprio nell’ambito di quel controllo questi addetti si sono trovati al cospetto di un altro pregiudicato per droga che portava a spasso un pit bull.

Pare che questo pit bull fosse sprovvisto di micro chip e ci sia stata anche una discussione molto animata durante la quale lo spacciatore ha rischiato di beccarsi pure una denuncia, si era impostato andando oltre, come spesso capita.