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Crisi Dema, il piano al Ministero spaventa tutti: 117 lavoratori tagliati e scatta la protesta

Somma Vesuviana. Nubi nere si addensano sulla vertenza Dema. Ieri infatti, alla presenza del Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial e del sottosegretario Alessandra Todda, si è consumato l’incontro al Mise, con le rappresentative nazionali dei sindacati e con l’azienda, la quale ha presentato un piano industriale molto generico dove si evince un rappresentazione di un piano di ristrutturazione molto generico, con la finalità di annunciare tagli e la difficoltà ad usufruire nel breve periodo di ammortizzatori sociali, oltre ad annunciare un altro piano di consolidamento del debito.

L’Amministratore Delegato ha presentato la situazione in cui versa il Gruppo descrivendo la complessiva situazione di difficoltà derivata dalla costante perdita di bilancio pari a 82 mln€ in tre anni che hanno “bruciato” quasi interamente il finanziamento effettuato dal Fondo proprietario. Il massimo dirigente ex Piaggio ha comunicato che, pur di fronte a questa situazione, a fronte di un piano industriale ed organizzativo in grado di mettere in equilibrio il Gruppo DEMA, il Fondo stesso è disponibile a inserire nuove risorse economiche per il mantenimento in attività dell’azienda ed il suo sviluppo.
sviluppo.

“Il piano che si svilupperebbe in quattro anni, punta al mantenimento di tutti i siti produttivi attualmente presenti e si basa su tre pilastri: la riduzione dell’incidenza del debito attraverso l’apertura di procedure artt. 182 bis e 182 ter della Legge Fallimentare che consenta di ristrutturare il debito stesso (relativamente al quale tra i maggiori creditore c’è il Fondo stesso); azioni che consentano la continuità produttiva per consolidare e mantenere gli attuali clienti principali – Leonardo, Strata e Bombardier – senza dei quali sarebbe  preclusa qualsiasi possibilità di salvataggio e rilancio; la riduzione della base dei costi attraverso azioni di efficientamento del sistema organizzativo, degli acquisti e attraverso la riduzione complessiva del personale dipendente indicando in 213 il numero complessivo degli esuberi strutturali e congiunturali con una procedura da attivarsi entro la metà del mese di novembre” fanno sapere i lavoratori.

“Questa soluzione avverrebbe anche alla luce dell’assenza di ammortizzatori sociali  conservativi necessari alla copertura del periodo. Più del 50% degli esuberi riguarderebbe il sito di Somma Vesuviana con le 117 unità di personale destinato al licenziamento, 117 famiglie che per la metà di novembre non avranno più un lavoro. Oggi in occasione dello sciopero nazionale dei Metalmeccanici indetto a Napoli a sostegno dei dipendenti della Whirpool anche operai e impiegati DEMA saranno in strada a manifestare, nella speranza di evitare la desertificazione industriale del Sud, uno scempio ed una pratica sempre più frequente nel mezzogiorno.”