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Teano, 159 anni dallo “Storico Incontro”

Teano. Lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, o incontro di Teano, avvenne il 26 ottobre del 1860 ed è l’episodio della storia risorgimentale con il quale si concluse la spedizione dei Mille.

 

Come da consuetudine anche quest’anno per ricordare lo storico incontro fra il generale mercenario e il re piemontese, il sindaco, l’amministrazione comunale e il popolo di Teano insieme alle istituzioni e alla diocesi hanno organizzato una serie di interventi che hanno visto partecipi  le scuole di diverso ordine e grado che si sono cimentate in diverse rappresentazioni.

 

 

 

Gli alunni  dell’Istituto  Foscolo di Sparanise, hanno raccontato attrverso scritti e poesie lo storico incontro. Entusiasti i ragazzi hanno partecipato alla manifestazione, con la loro presenza hanno dimostrato di dare un valore alla storia del nostro territorio, alla storia che tutti  leggono attraverso i libri.

 

 

I più piccini hanno  cantato  orgogliosi “L’inno di Mammeli”, con la mano sul petto guardando fissi chi la bandiera chi il monumento si sono cimentati nel canto patriottico.

 

 

Ci sono stati poi gli alunni dell’Istituto d’Arte di cascano  che si sono  cimentati in una piccola scenetta  con abiti, coreografia e oggetti curati dagli stessi alunni. Un Inno alla loro terra, alla loro Patria.

Tutto curato nei minimi dettagli dai costumi, alla recitazione, ai dibattiti sull’Unità d’Italia.

 

 

 

 

Ogni anno la città di Teano non dimentica di ricordare quell’incontro che è rimasto inciso nella storia. Evento che è stato ricordato con una deposizione della corona di allora presso il famoso monumento dove un anziano signore con camicia rossa e barba bianca ricordava la figura di “Giuseppe Garibaldi”. Poco distante su un cavallo si trovava “Vittorio Emanuele II

 

 

 

LO STORICO INCONTRO

 

Lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II avviene il 26 ottobre del 1860 davanti alla Taverna Catena, a pochi chilometri da Teano. L’eroe dei due Mondi consegna simbolicamente al Re il Regno dele Due Sicilie. Si conclude così la spedizione dei Mille

 

L’incontro avvenne una mattina autunnale molto umida e Garibaldi aveva la testa fasciata alla buona con un fazzoletto colorato e assisteva al passaggio delle truppe piemontesi, quando ad un certo momento si sentì suonare la marcia reale e gridare le parole “Il re! Viene il re!”.

 

Garibaldi ed il suo seguito montarono a cavallo avanzando sul fianco della strada e alla loro vista Vittorio Emanuele II si slanciò per incontrarli, quindi Garibaldi si scoprì la testa fasciata gridando:

 

«Saluto il primo Re d’Italia ! »

Il re allungò la mano e Garibaldi fece altrettanto stringendola, i due uomini restarono con le mani unite per più di un minuto.

« Come state, caro Garibaldi? »

« Bene, Maestà, e Lei? »

« Benone.»

Poi i due gruppi di piemontesi e garibaldini procedettero assieme per un certo tratto dialogando in fredda cortesia, quando Garibaldi ed i suoi svoltarono a sinistra ritornando a Calvi, mentre il re proseguiva per Teano.

 

Il significato

 

L’incontro sancisce l’adesione del generale alla politica di Casa Savoia, deludendo chi sognava una repubblica meridionale di stampo mazziniano. Garibaldi si ritira a Caprera

 

 

Come ogni anno nessuno è mancato allo storico appuntamento, che ha segnato nella storia questo piccolo paesino

 

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