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Schiaffi e pugni agli studenti, misura cautelare per un educatore del Convitto

Di 22 Ottobre 2019Cronaca

Maddaloni. Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Maddaloni, nell’ambito di un’attivita d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare dispositiva del di divieto di dimora nel comune di Maddaloni, emessa dal Gip nei confronti di S. N. P., cl.’59, originario di Napoli, educatore presso it Convitto Nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti aggravati ai danni dei suoi studenti.

 

Le indagini hanno avuto avvio nel mese di maggio a seguito della denuncia di alcuni alunni e, grazie alle intercettazioni ambientali all’interno delle classi e al contributo dichiarativo fornito dai minori, e stato possibile accertare la sussistenza di un vero e proprio clima di violenza e sopraffazione creato dal docente, il quale ricorreva all’ uso sistematico della forza ai danni delle vittime, mediante schiaffi, pugni, sculacciate, spintonando inoltre gli alunni contro i banchi, percuotendoli con oggetti contundenti. Tali comportamenti avevano gia portato diversi minori a cambiare sezione per evitare l’insegnante, mentre altri avevano addirittura rinunciato alla frequenza pomeridiana, essendo questa di competenza del docente.

 

All’uomo e stato ora notificato it divieto di dimora dal comune di Maddaloni (suo comune di residenza), misura cautelare impeditiva della reiterazioni di analoghi futuri comportamenti e restituendo cosi la necessaria serenita agli alunni e all’intero complesso scolastico.
Il provvedimento cautelare veniva richiesto ed emesso tempestivamente, dopo un ridotto lasso temporale rispetto all’emersione della gravita indiziaria, ad ulteriore conferma del costante impegno e della solerzia nella trattazione dei fatti di violenza ai danni di minori da parte della Procura della Repubblica di S. Maria C.V., impegno peraltro profuso gia molto tempo prima della entrata in vigore della Legge del 19 luglio 2019, n. 69 (convenzionalmente denominata “Codice rosso”).