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Stir, bruciate 200 tonnellate di rifiuti. Arpac monitora aria, biologi: a rischio pure terreni e falda acquifera

Santa Maria Capua Vetere. Duecento tonnellate di rifiuti in fiamme: è questo il bilancio dell’incendio che si e’ sviluppato stamattina nello stabilimento di tritovagliatura e imballaggio rifiuti (Stir) di Santa Maria Capua Vetere, tecnici Arpac del dipartimento di Caserta, allertati dai Vigili del fuoco alle 7.30, sono intervenuti presso il sito, dando inizio alle operazioni preliminari di sopralluogo e campionamento.

 

I tecnici hanno provveduto a installare in mattinata, all’interno del sito dello Stir, un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria, i cui esiti analitici saranno resi noti appena disponibili. Inoltre nel sito dell’impianto e’ presente una centralina di monitoraggio della qualita’ dell’aria i cui risultati vengono quotidianamente pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia, a questo indirizzo web: http://www.arpacampania.it/web/guest/1524. I tecnici Arpac stanno al momento valutando se l’incendio abbia comportato interruzioni temporanee al funzionamento della centralina.

 

L’allarme dei biologi

“La notizia di un ulteriore vasto incendio divampato, questa mattina, all’alba, presso lo stir di Santa Maria Capua Vetere, ripropone drammaticamente la questione relativa all’inquinamento da combustione di rifiuti solidi urbani. Tale combustione immette, infatti, nell’aria grandi quantità dei sostanze tossiche e nocive, sotto forma di metalli pesanti, nano particelle e diossine disperse nelle polveri sottili che, col passare del tempo, inquinano anche i terreni e le falde acquifere”. Lo dichiara, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi. Per capirci, spiega l’ex parlamentare “un rogo di tale portata ha un potere inquinante equivalente al funzionamento di alcuni anni del termovalorizzatore di Acerra”.

Di recente, prosegue il presidente dell’Onb “la scienza ha evidenziato lo stretto legame esistente tra gli inquinanti derivanti dalle cosiddette ‘terre dei fuochi’ e le modificazioni epigenetiche che si verificano sui cromosomi umani, con l’attivazione di geni oncogeni, disfunzioni della fertilità maschile ed altre gravi patologie”. Per D’Anna è prioritario, pertanto: “al di là della ricerca di macrosostanze, ovvero di luoghi di deposito di materiale interrato”, indirizzare “il contrasto all’inquinamento verso i già citati microinquinanti”. “Il tempo per bonificare le aree già compromesse – spiega ancora l’ex parlamentare – richiede anni ed ulteriori meccanismi di comprensione del fenomeno nel suo complesso. Occorre, allora, intervenire senza indugi sul ‘disinquinamento’ delle persone già colpite dallo stato tossico e quindi potenzialmente soggette alle relative patologie”. Da qui l’appello lanciato dal presidente dei Biologi “ai preposti organi regionali campani affinché attivino, quanto prima, una campagna di rilevamento dello stato tossico sui campioni di popolazione residenti nelle zone più inquinate finanziando studi di settore presso gli istituti universitari ed attraverso i mezzi di cui dispone l’Arpa regionale”.

 

Verdi: “Inquietanti interessi criminali”

“Siamo profondamente preoccupati a causa dell’incendio generatosi all’interno dello Stir di Santa Maria Capua Vetere che ha visto bruciare circa duecento tonnellate di rifiuti destinati al termovalorizzatore che è rientrato a pieno regime in questi giorni dopo lo stop di oltre un mese per i controlli decennali della turbina. Il rogo ha generato una coltre di fumo nero che ha invaso la città. Fortunatamente il celere intervento dei vigili del fuoco ha evitato l’aggravarsi della situazione. Oltre all’inquinamento generato dal rogo ci preoccupa l’eventuale matrice dolosa dell’incendio. Qualora dovesse essere confermata tale ipotesi saremmo di fronte ad un fatto grave e inquietante che presuppone precisi interessi criminali”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il segretario provinciale del Sole che Ride di Caserta Rita Martone. “Abbiamo inviato una nota al prefetto di Caserta e al commissario per la Terra dei Fuochi per avere maggiori informazioni sul monitoraggio dei siti e i metodi di vigilanza adottati. In commissione Terra dei Fuochi ci era stato comunicato che gli Stir erano presidiati dai militari ma, a quanto pare, non è così. Occorre avere massima attenzione nel controllo di questa tipologia di strutture, tenendo conto che ogni rogo genera alti livelli di diossina e inquinamento”.

Mirra sul posto

In seguito all’incendio che questa mattina ha interessato un parte di rifiuti, in particolare la frazione secca tritovagliata, presente in un deposito ubicato all’interno dell’impianto Stir, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra, sul posto fin quando le fiamme sono state quasi totalmente domate grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, ha immediatamente chiesto ed ottenuto una riunione in Prefettura.

“Se a distanza di un anno si verifica una stessa situazione e cioè che all’interno dell’impianto Stir si ripete un incendio che interessa la stessa tipologia di rifiuti e con modalità analoghe a quelle del novembre 2018, è evidente che esista un problema grave rispetto al quale pretendiamo che vengano fornite risposte esaustive che siano in grado di effettuare una verifica definitiva. Per quanto mi riguarda e limitatamente ai miei poteri e competenze istituzionali, farò ancora una volta tutto quanto è possibile per difendere i miei cittadini. Inoltre in considerazione del fatto che le conseguenze dell’incendio e, in particolare il fumo, non hanno direttamente interessato il territorio cittadino, non ho ritenuto nell’immediatezza di dover assumere misure quali, ad esempio, la chiusura delle scuole cittadine”.

Il Pd di Santa Maria presenta il conto: “Basta negligenze”

Incredibile! Dopo circa un anno, l’impianto STIR di S. Maria C.V. È nuovamente colpito da
un incendio che mette seriamente a repentaglio la salute dei cittadini, già provata dalla
costante presenza nell’aria di polveri sottili, puntualmente registrata dalle centraline
presenti sul territorio, nell’indifferenza degli Enti territoriali.
Ora, dunque, è finita l’epoca delle chiacchiere e delle giustificazioni di comodo, è finita
l’epoca dello “scaricabarile”.
Ora il nostro Sindaco deve dare delle risposte alla cittadinanza, è suo compito e suo
dovere politico e morale, oltre che giuridico (essendo la principale autorità di tutela
della salute pubblica).
Egli, inoltre, deve dare delle risposte in quanto, da circa un anno, ha istituito un tavolo
di concertazione per elaborare strategie e attività concrete!
In quella sede fu presentato dalla GISEC (società di proprietà della provincia che
gestisce l’impianto STIR) un progetto per l’adeguamento antincendio della struttura,
approvato da tutti!
Tuttavia, nonostante il tempo trascorso, non risulta siano state realizzate le opere
relative: le conseguenze oggi sono sotto gli occhi di tutti!
Vogliamo che l’amministrazioni documenti le attività poste in essere per sollecitare
l’esecuzione tempestiva dei necessari interventi!
Quali azioni concrete ha posto in essere il sindaco per assicurare una tempestiva
esecuzione dei lavori?
Cosa ha fatto, in qualità di Presidente dell’ ambito territoriale ottimale (ATO) rifiuti per
risolvere il problema della palese inadeguatezza dell’impianto?
Quali interlocuzioni e strategie ha elaborato con la Presidenza della Provincia (formale
titolare dell’impianto) e la regione Campania?
Se non ci dovessero essere risposte a queste domande resterebbe una sola cosa da fare:
presentare le proprie DIMISSIONI IRREVOCABILI per la grave responsabilità POLITICA per
tutto quanto sta accadendo!
Se solo esistesse un po’ di senso di responsabilità e coscienza civica, stamattina la
maggioranza dovrebbe dimettersi in blocco!Il resto sono solo chiacchiere al vento!
E, sia chiaro, nessuno osi parlare di fatalità o di fatto imprevedibile!
Questa è un’amministrazione con tantissime falle, ma il tema della salute collettiva è
troppo importante per continuare a tollerare negligenze e inadeguatezze.

Siete responsabili del presente e del futuro di questa città, dei danni che state
causando alla popolazione per disinteresse totale della cura del cittadino: un Vera
Assoluta VERGOGNA.
Il PARTITO DEMOCRATICO
Il Segretario
Francesco Fiore
I Consiglieri
Umberto Pappadia
Francesco Rosario Di Nardo