Grazzanise/Capua/Villa Literno. La Corte di Appello ha emesso il suo verdetto. Pene ridotte ma condanne confermate nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio tra l’agro aversano e il Basso Volturno. I giudici hanno inflitto 7 anni e 10 mesi di reclusione a Guido Frascogna, 4 anni e 4 mesi a sua sorella Raffaela e 6 anni e 10 mesi a Vincenzo Chiarolanza. I fratelli Frascogna sono di Grazzanise, Chiarolanza di Villa Literno.
In primo grado Guido Frascogna aveva rimediato 10 anni e 6 mesi, Chiarolanza 8 anni e 11 mesi e Raffaela Frascogna 5 anni e 7 mesi. Sono difesi dagli avvocati Paolo Di Furia e Angelo Raucci. I tre vennero coinvolti in un’indagine che consentì di individuare e disarticolare un gruppo dedito al trasporto, trasformazione, confezionamento e spaccio di “cocaina” ed “hashish” in diversi Comuni del casertano (Grazzanise, Santa Maria La Fossa, Cancello ed Arnone, Capua, Sant’Andrea del Pizzone).
Secondo l’impianto accusatorio il gruppo si era strutturato in modo tale da sopravvivere anche ai momenti di fibrillazione derivanti da imprevisti interventi delle forze dell’ordine riorganizzandosi immediatamente senza perdere il controllo del territorio reclutando nuove leve e rivolgendosi a più fornitori eseguendo metodi alternativi di approvvigionamento in base anche a valutazioni di carattere economico. La base operativa del gruppo era a Grazzanise dove gli indagati si adoperavano per trasformare, trasportare e confezionare lo stupefacente anche nei Comuni limitrofi.