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Dalle lacrime al miracolo: dopo 9 mesi di calvario bimbo torna alla vita. Lassù qualcuno lo ama…

Caserta. Lo scorso 19 Gennaio, presso una clinica casertana, a seguito di un lungo e traumatico parto nacque un bambino rimasto incastrato nell’utero materno e venuto al mondo grazie all’uso del forcipe. Subito dopo il personale medico, accortosi che il piccolo aveva delle forti convulsioni, disposero il trasferimento con urgenza presso l’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta.

 

 

Arrivati presso il nosocomio vennero accolti dal medico di turno del reparto di patologia neonatale che, vedendo le convulsioni incessanti, non diede possibilità di sopravvivenza al nascituro gettando i genitori nello sconforto più profondo. A ridare spiragli di luce ci pensò il dottore del turno successivo che volle provare a fare comunque un ultimo disperato tentativo, addormentando il piccolo e tenendolo in ipotermia in attesa di sviluppi.

 

Dopo qualche giorno il pediatra di famiglia, dottor Stefano Piccolo, si recò presso l’abitazione dei genitori trovandoli ormai privi di speranza e circondati da altri parenti disperati. Vedendo tale scena il dottore consigliò di asciugarsi le lacrime e correre in ospedale per coccolare il piccolo e avere un contatto con lui, per far sentire il calore e l’amore che solo una mamma può dare.

 

Trascorsi 20 giorni circa, il bambino cominciò a riprendersi tra lo stupore generale dei parenti e del reparto neonatale diretto egregiamente dal dottor Ausanio che svolse un lavoro encomiabile per salvare il piccolo che ora, a distanza di circa 9 mesi, gode di ottima salute e non ha riportato alcun danno come era, purtroppo, prevedibile.

Anche per tale motivo si è parlato di “Miracolo” ottenuto grazie alle preghiere fatte al defunto zio del piccolo, Tiziano della Ratta,  appuntato scelto dei carabinieri ucciso il 27 aprile 2013 durante una rapina in una gioielleria di Maddaloni.