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Chiamato ad essere “ministro del vangelo”

Teano-Sparanise. Ordinazione presbiterale di don  Roberto Donatiello

 

 

 

Oggi sabato 5 Ottobre la alle ore 19.30 nella cattedrale di Teano diocesi di Teano-Calvi,  si prepara per celebrare un evento di gioia. La gioia è un dono del Signore. Fra questi oggi regala  un dono speciale alla Chiesa, alla diocesi di Teano-Calvi in particolare: l’ordinazione presbiterale del diacono Roberto Donatiello.

 

Don Roberto  sa che questo non è un traguardo personale (certo non è mancato il suo impegno nello studio e nella vita spirituale), quanto un “dono ed un mistero” all’interno di un progetto, per il quale Dio ha chiesto la sua collaborazione. Quel Dio che l’ha chiamato dapprima alla vita nella sua famiglia, poi alla fede, all’impegno diaconale nella comunità parrocchiale e al sacerdozio ministeriale.

I fedeli della diocesi, parenti e amici, accoglieranno ufficialmente   il nuovo parroco con una  solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Ecc.za Rev.ma Mons. Giacomo Cirulli, accompagnato dai sacerdoti della comunità di Sparanise: Don Liberato Laurenza e Don Raffaele Farina. Seguiti da vari Ministranti. Vari Padri spirituali e ministranti.

 

 

Questa mattina prima dell’attesa cerimonia, abbiamo incontrato e  scambiato qualche parola con Don Roberto che emozionatissimo, cordialmente a risposto alle nostre domande.

 

Ciao Roberto, sei emozionatissimo ti ruberemo solo qualche minuto.

Cosa si prova nei giorni che precedono la presentazione di Don Roberto alla comunità?

Le Emozioni che attraversano il mio cuore in questi giorni sono molte. In modo particolare c’è una grande gioia perché dopo tanti anni di lavoro, di impegno ma soprattutto di tanta preghiera si è giunti a una parte del traguardo, perché con il sacerdozio si inizia un tipo di cammino formativo ricco di responsabilità: la responsabilità di servire bene la comunità che ti è affidata, la responsabilità di consolare, guarire, ascoltare i fedeli  della tua parrocchia,del popolo che ti è affidato.

 

 

Sappiamo che da piccolino eri un chierichetto già allora credevi che un giorno saresti diventato sacerdote servendo il Signore?

Da piccolo ho fatto il ministrante in chiesa,fino alle scuole medie, poi dopo con l’adolescenza ho lasciato per un periodo. Non avrei mai pensato che un giorno sarei diventato prete.Ccon l’aiuto del mio padre spirituale e poi anche il mio prete che mi ha accompagnato  in questo cammino, ho raggiunto la consapevolezza di poter servire il Signore Gesù.

 

Hai qualche progetto in mente per  comunità che ti è stata assegnata?

Non ho obbiettivi ben precisi da poter attualizzare nelle nella comunità cheil Signore vorrà fidarmi . Di sicuro c’è il forte desiderio di mettersi a disposizione delle persone che incontrerò nel mio cammino da sacerdote e soprattutto voglio  imparare a servire il mio popolo, Vorrei farlo nella maniera più semplice, umile ma soprattutto entrando nelle vite delle persone, soffrendo con loro. Vorrei incarnare la figura del Buon Pastore come ha fatto Gesù con i suoi discepoli.

 

 

Chi ti è stato accanto in questo cammino di fede?

Le persone  che ho avuto la mio fianco in questi anni di formazione che mi hanno accompagnato fino al sacerdozio Sono state sicuramente: la  mia famigli, la mia guida spirituale, qualche padre spirituale in  particolare il mio ex rettore del seminario che durante gli ultimi tre anni del mio cammino che ho vissuto in seminario è stato anche il mio padre spirituale e poi senza dubbio gli amici di sempre.

 

Se dovessi spiegare ad un giovane “Chi è Dio” come glielo spiegheresti?

Siamo abituati a vedere la figura di Dio come una persona irraggiungibile come un qualcuno che dall’alto punisce tutti. Che sta li a giudicare tutti i nostri male fatti e molte volte si perde di vista che il Signore è colui che ci risolleva dagli momenti difficili e complicati della nostra vita .Dio è una persona che non si giudica ma che usa Misericordia nei nostri confronti. Dio può essere considerato come un amico, un padre .un fratello Dio è colui che quando tutti ci abbandonano lui sta lì ad aspettarci soprattutto a curare le nostre ferite ma anche a gioire nei momenti belli della nostra vita al punto da averci donato il suo figlio Gesù

Dio è Innanzitutto un padre, un amico, un fratello. Quella persona che ti ritrovi nel corso della tua vita, anche quando sembra che qualche amico ti abbia abbandonato o deluso . Lui è li anche quando ti senti solo. L’unica persona che non ti abbandona è proprio il Signore Gesù che ci chiede di confidare in lui fidati ed affidarci a lui.

 

Questa è una giornata molto speciale, non ti rubiamo altro tempo, grazie a presto.

Grazie a voi.