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Botte alla barista per la birra, i nipoti del boss si difendono: “Voleva lanciarci lo straccio in faccia”

Casal di Principe/San Cipriano d’Aversa. Restano agli arresti domiciliari nella loro abitazione di Casal di Principe Vincenzo e Alessio De Falco, gemelli 18enni di Casal di Principe e nipoti del defunto boss Vincenzo De Falco, detto “o’ Fuggiasc”. Nella giornata di ieri si è tenuto infatti l’interrogatorio di garanzia dei due, alla presenza del legale di fiducia, l’avvocato Mirella Baldascino.

I gemelli hanno fornito una versione diversa su quella sera del 18 agosto da quella contestata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e suffragata dalle indagini, portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, guidata dal capitano Luca Iannotti. Stando a quanto evidenziato dai De Falco loro la birra l’avevano pagata e il loro gesto violento non sarebbe stato altro che la reazione a un atteggiamento della barista che avrebbe anche provato a lanciare contro i due uno straccio.

Opposta la ricostruzione della magistratura che li ritiene responsabili di aver tentato di costringere barista rumena di bar “Gran Vesuvio caffè ” di San Cipriano d’Aversa, ad evitare di richiedere il pagamento delle birre da loro consumate, conto poi saldato da cittadino tunisino per paura di ulteriori ripercussioni sulla vittima.

La donna riportò lesioni per escoriazioni e contusioni a volto e torace guaribili in 6 giorni: fu presa per i capelli e sbattuta con la testa contro il bancone, dopo averla anche minacciata di morte con frasi del tipo “ti sparo, ti ammazzo”.