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TUTTI I NOMI. Narcos del Parco, stangata per il gruppo di Shrek: 2 secoli di carcere per 18. C’è anche la moglie del carabiniere

Maddaloni/Casagiove/Caivano. Una mazzata riassunta nei numeri: 184 anni di reclusione totali, una sola assolta e ben 19 condannati. E’ questa la sintesi cruda della sentenza di primo grado emessa pochi minuti fa dal gip del tribunale di Napoli Linda Comella al termine del processo in abbreviato sulla gang dello spaccio al Parco Verde che faceva capo a Pasquale Fucito detto “Shrek”.

Ed è proprio il ras, conosciuto anche come “o’ Marziano”, amante delle auto di lusso e collezionista di cantanti neomelodici, ad uscire con la condanna più alta: 20 anni di reclusione. Esattamente la richiesta formulata dal pm della Dda nella requisitoria. Impianto accusatorio confermato anche un altro personaggio finito sotto i riflettori dell’inchiesta, la chef maddalonese e nipote del vecchio padrino, Emilia D’Albenzio (difesa dall’avvocato Valerio Stravino): 6 anni, come da richiesta, per la moglie dell’ex brigadiere di Casagiove Lazzaro Cioffi, accusato di fornire informazioni in cambio di soldi ai narcos caivanesi e processato con altro rito ad Aversa.

Secondo le indagini della Procura della Dda di Napoli, Cioffi avrebbe informato esponenti del clan Ciccarelli di indagini riservate e su imminenti perquisizioni da farsi al ras del Parco Verde di Caivano Pasquale Fucito. I fatti contestati a Cioffi risalgono a quando il 57enne era in forza al nucleo investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna, ruolo che ha ricoperto fino al giorno dell’arresto scattato il 19 aprile del 2018. Secondo le indagini nel corso degli anni Cioffi avrebbe dato soffiate alle cosche e rivelato retroscena su blitz ed inchieste, inquinando dunque le indagini.

Un’altra contestazione mossa a Cioffi e alla moglie, in concorso con Fucito, riguarda la compravendita di un ristorante a Casagiove sulla Nazionale Appia: secondo l’accusa lo avrebbero acquistato a 60mila euro per poi rivenderlo per 120mila euro a Fucito. Ed i sequestri sono un’altra parte rilevante del dispositivo di sentenza emesso dal tribunale partenopeo, le cui motivazioni saranno rese note entro 90 giorni. Nel mirino sono finiti auto e immobili, alcuni dei quali riconducibili proprio a Fucito.

 

LA SENTENZA

Pasquale Fucito 36enne Caivano 20 ANNI (CHIESTI 20 ANNI)
Emilia D’Albenzio 51enne Maddaloni 6 ANNI (CHIESTI 6 ANNI)
Ciro Astuto 47enne Caivano 16 ANNI E 8 MESI (CHIESTI 15 ANNI)
Anna Benderi 32enne Caivano 16 ANNI (CHIESTI 14 ANNI)
Raffaele Bianco 35enne Olanda 8 ANNI (CHIESTI 8 ANNI)
Stefano Tjeerd Bianco 31enne Olanda 11 ANNI E 4 MESI (CHIESTI 12 ANNI E 8 MESI)
Pasquale Cotroneo 25enne Caivano 14 ANNI E 8 MESI (CHIESTI 15 ANNI)
Michele Culierso 62enne Napoli 14 ANNI (CHIESTI 12 ANNI E 8 MESI)
Luigi Damasco 35enne Giugliano 10 ANNI E 8 MESI (CHIESTI 8 ANNI)
Giovanni Esposito 30enne Napoli 7 ANNI E 1 MESE (CHIESTI 5 ANNI E 6 MESI)
Pasquale Garofalo 28enne Caivano 14ANNI E 8 MESI
Vincenzo Gimmelli 44enne Napoli 14 ANNI
Giuseppe Granato 47enne Napoli 15 ANNI e 4 MESI
Domenico Iaccarino 28enne Caivano 2 ANNI E 8 MESI (CHIESTI 2 ANNI E 6 MESI)
Rosa Palumbo 72enne Caivano ASSOLTA (CHIESTI 3 ANNI)
Fulvio Russo 52enne Napoli 16 ANNI (CHIESTI 15 ANNI)
Francesco Salvati 21enne Mondragone 2 ANNI E 8 MESI (CHIESTI 2 ANNI E 6 MESI)
Vittoria Serulo 40 anni Mondragone 2 ANNI E 8 MESI (CHIESTI 2 ANNI E 6 MESI)
Francesco Vasaturo 33 anni Villaricca 8 ANNI (CHIESTI 8 ANNI)