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NOMI. L’inventore del pezzotto fermato con 110mila euro in contanti. IL VIDEO

Regionale. Uno degli inventori del “sistema” che garantiva ai tanti campani di vedere Sky, Dazn e Netflix con un esborso quasi simbolico, non è nemmeno italiano. Sono due greci, ora indagati, infatti, gli ideatori della piattaforma Xtream Codes oscurata nel corso del blitz del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza contro tv pirata. Complessivamente gli indagati sono 25 e sono diverse le centrali collegate alla piattaforma Xtream Codes scoperte sia in Italia, ad esempio nelle zone di Roma, Taranto, Avellino, Caserta, Cosenza, Messina, Vicenza, Bari, Palermo ma anche all’estero.

 

Durante le perquisizioni effettuate questa mattina nei confronti dei promotori dell’organizzazione che gestiva le “tv pirata” è stato arrestato in flagranza di reato, a Salonicco, Christos Papaoikonomu, inventore e gestore della piattaforma Xtreamcodes perchè trovato in possesso di oltre 110mila euro in contanti, criptovalute e numerose centrali. L’operazione è stata portata a termine in collaborazione tra la Guardia di Finanza e la Polizia greca, sotto il coordinamento dell’agenzia europea Eurojust.

 

Il gruppo, che come emerso dall’inchiesta della procura di Napoli opera in Italia ma anche in Svizzera, Malta, Olanda e Francia, aveva una rilevante base operativa a Napoli. Sono proprio di Napoli due degli indagati, considerati rispettivamente capo del sodalizio e organizzatore: nel corso di una perquisizione nel capoluogo campano sono stati trovati decoder, materiale informatico e tessere. Come sottolinea il gip di Napoli Fabio Provvisier nel decreto di sequestro preventivo di carte, conti e risorse web, Napoli è il “luogo nel quale può riscontrarsi la operatività della struttura associativa” ossia la “base dove si svolgono programmazione, ideazione, direzione delle attività criminose che fanno capo al sodalizio”

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