Castel Volturno. Il fratello in servizio e il genero assunto poche ore prima dell’ok all’ampliamento. Stanno emergendo particolari foschi dall’indagine che questa mattina ha portato i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta a squestare, nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il cantiere dove sono in corso i lavori di ampliamento della clinica Pineta Grande di Castel Volturno.
Le indagini, coordinate dal Procuratore Maria Antonietta Troncone, avrebbero riscontrato violazioni edilizie, ma non solo. Molte irregolarità sarebbero legate ad un giro di assunzioni sospetto che avrebbe coinvolto anche personaggi della politica locale e funzionari del Comune. In particolare – come evidenziato dal procuratore capo sammaritano – l’ufficio tecnico di Castel Volturno, nella persona dell’allora responsabile, già tratto in arresto nel gennaio 2019 si sarebbe messo a completa disposizione delle esigenze imprenditoriali di Pineta Grande.
“L’estrema disponibilità del responsabile dell’Utc nei rapporti con Pineta Grande – scrive il procuratore capo Maria Antonietta Troncone – si inserisce in dinamiche di scambio. Il fratello è risultato coinvolto con incarico remunerato nella direzione tecnica riguardante l’ampliamento con la funzione di assicurare un immediato collegamento tra Pineta Grande e ufficio tecnico comunale e fornire in anticipo informazioni sui controlli che venivano disposti a livello comunale”.
Il genero del responsabile dell’ufficio tecnico, inoltre, ha cominciato a collaborare con Pineta Grande nella qualità di medico, a partire dal 2017, per poi essere assunto a tempo indeterminato il giorno prima che il responsabile adottasse il permesso con valore di autorizzazione alla realizzazione, servito a Pineta Grande per superare le problematiche evidenziate dalla casa di cura concorrente. Sempre dallo stesso filone di indagini sono emerse, inotlre, ulteriori assunzioni dal 2017 di parenti di altri dipendenti comunali sia dell’ufficio tecnico che dell’ufficio sanità.