Marcianise. Continua la battaglia dei lavoratori della Jabil che ancora vivono uno stato tensivo di precarietà. Oggi, gli stessi hanno tenuto un presidio a Napoli davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione; alla fine non sono stati ricevuti da nessuno, ma hanno avuto la rassicurazione che l’assessore al Lavoro Sonia Palmeri domani sarà a Roma per l’atteso vertice al Mise.
La multinazionale americana delle telecomunicazioni ha annunciato a luglio di voler licenziare 350 dipendenti su 706 del sito casertano, ovvero la metà delle unità lavorative; gli addetti in esubero dovrebbero poi essere ricollocati presso altre realtà industriali, come già avvenuto, con risultati alterni, per altri lavoratori Jabil fuoriusciti dall’azienda negli anni scorsi.
Dell’eventuale ricollocazione peroò non si sa nulla; domani, al ministero dello Sviluppo Economico, sara’ l’occasione per affrontare i vari nodi della vertenza, che ha già provocato a luglio la paralisi dell’attività aziendale per le proteste dei dipendenti. “Ci aspettiamo che l’azienda – dice Francesco Percuoco, segretario della Fiom-Cgil di Caserta – modifichi la sua posizione, per avere altri sei mesi di proroga della cassa integrazione, in scadenza il 23 settembre, e poter continuare a dialogare.
Il tavolo presso il mise e’ il luogo giusto per fare chiarezza” conclude il sindacalista.
Tutti si augurano quindi che si continui a progredire sulla strada della risoluzione, considerato che la maggior parte dei lavoratori a rischio sono padri di famiglia.