Casal di Principe. Sei condanne per complessivi 70 anni di carcere. E’ questo il responso della Corte di Appello di Napoli che in mattinata ha emesso il proprio verdetto nell’ambito dell’inchiesta sul clan Bidognetti.
Confermato in buona parte l’impianto accusatorio della Dda per alcune figure chiave dell’inchiesta, su tutte Gaetano Cerci, eminenza grigia dei Casalesi fin dagli anni Novanta. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della Questura di Caserta, consentirono anche di accertare l’operatività nel comune di San Nicola La Strada di un nuovo gruppo criminale. Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali è emerso inoltre che la fazione Bidognetti del clan dei Casalesi aveva deciso di rimarcare la sua supremazia nella zona di Castel Volturno.
L’inchiesta riguarda, infatti, una serie di estorsioni ai danni di un caseificio per conto della fazione Bidognetti dei Casalesi. Le indagini hanno mostrato come la cosca, per chiedere il pizzo nell’area del litorale domizio, a ridosso di Castel Volturno, abbia reclutato esponenti del clan Belforte. Nel collegio difensivo gli avvocati Angelo Raucci e Nello Sgambato.
La sentenza in Appello (tra parentesi il primo verdetto)
Ernesto Caprio (Casal di Principe) 9 anni (in primo grado 11 anni e 4 mesi)
Gaetano Cerci (Casal di Principe) 13 anni (in primo grado 17 anni)
Gabriele Cioffi (San Nicola la Strada) 13 anni (in primo grado 16 anni e 8 mesi)
Carmine Micillo (Castel Volturno) 11 anni (in primo grado 11 anni)
Dionigi Pacifico (Casal di Principe) 16 anni (in primo grado 18 anni)
Americo Quadrano (Castel Volturno) 8 anni e 6 mesi (in primo grado 10 anni e 8 mesi)