“Punta alle stelle per cadere sulle nuvole, Cià Capità”: Capua piange per lo struggente addio a Simone. FOTO

Capua. Non si può parlare di festa. Quando un ragazzo che dopodomani avrebbe compiuto 24 anni sale in cielo così all’improvviso quella parola non può nemmeno sfiorare le menti di chi ha perso un amico, un fratello, o addirittura un figlio. L’ultimo saluto di Capua a Simone Mauro, il giovane morto all’alba di domenica sull’Appia, però, non è stato un funerale come gli altri.

Fin da questa mattina le sue strade lo hanno accolto con le parole che venivano dal cuore: “Il tuo sorriso era uno di quei rari sorrisi che illuminavano le nostre giornate. Ci manchi tantissimo. Un giorno ci rincontreremo. Ciao Fratello” hanno scritto su uno striscione affisso nei pressi di via Roma. La bara bianca è uscita dal Duomo al termine del rito funebre poco dopo le 17, accompagnata da lacrime e applausi, ma soprattutto da centinaia di palloncini bianchi.

Sul feretro la sciarpa della Juventus, la sua squadra del cuore, motivo di gioia e sfottò con gli amici, ma sempre con leggerezza, come Mauro ha saputo affrontare questi 23 anni. Lo spirito di chi voleva perseguire i propri obiettivi, ma la semplicità di farsi voler bene da tutti. Gli amici, tutti vestiti di bianco con la sua effigie sul cuore, lo hanno voluto portare per l’ultima volta in piazza dei Giudici, dove migliaia di volte si sono visti, per un giro finale. Prima della scalinata di Sant’Eligio lo hanno sollevato mostrando a tutti “o’ Capitano”, soprannome ereditato dal padre Agostino, insieme a tante altre doti umane.

“Punta alle stelle per cadere sulle nuvole, Cià Capità” era la frase che campeggiava sulle striscione in testa al corteo. Quella curva maledetta sull’Appia ha tolto a tutti un punto di riferimento. Restano ora i ricordi a cui appoggiarsi per andare avanti. Evanescenti eppure sempre presenti proprio come le nuvole. Cià Capità.

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