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Jabil, fumata grigia. Resta lo spettro licenziamenti

Marcianise. Si e’ conclusa con un nulla di fatto la due giorni di incontri, in Confindustria Caserta tra la direzione aziendale Jabil e le sigle sindacali in merito al licenziamento di 350 operai. A comunicarlo, la Fiom Cgil.

 

“La ripresa del confronto sospeso ieri in tarda serata – scrivono – non ha prodotto un auspicato accordo fra le parti. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito al fine di scongiurare il drammatico impatto sociale il ritiro della procedura dei licenziamenti e l’utilizzo di ulteriori sei mesi di cigs che devono essere autorizzati dal Ministero del Lavoro e prevedere nel frattempo un esodo volontario ed incentivato insieme ad un processo di reindustrializzazione qualificante per i lavoratori da affrontare in un specifico incontro al MIiSe. L’azienda invece sostiene che gli esuberi denunciati nell’avvio della procedura di licenziamento collettivo, fermo restando la concessione della proroga in deroga della cigs da parte del Ministero al Lavoro, possono trovare una concreta possibilita’ di gestione solo attraverso un programma di reimpiego forzato o ad un esodo volontario”.

 

Il sindacato ha respinto l’impostazione aziendale e indetto una assemblea per mercoledi’ 11 settembre alle 14.30 in cui si decidera’ insieme ai lavoratori le iniziative da intraprendere.