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Interporto, Velardi sorpreso: “Non so nulla dell’inchiesta”. E difende l’accordo contestato dai giudici

Marcianise. Il sindaco Antonello Velardi rompe il silenzio dopo l’inchiesta sull’Interporto che lo vede coinvolto insieme alla sua prima giunta e lo fa con dichiarazioni che faranno discutere. E lo fa, come sempre, dal suo profilo facebook. Il primo cittadino dichiara ufficialmente di non essere al corrente dell’inchiesta e difende l’accordo.

“Ho appreso da diversi resoconti giornalistici la notizia di un’inchiesta che riguarda l’interporto e che vede coinvolto un dirigente del Comune di Marcianise. Secondo tali resoconti, nell’inchiesta risulto indagato quale sindaco per abuso d’ufficio insieme con gli assessori di una mia ex giunta.

Non conosco gli atti, mi attengo agli stessi resoconti per sottolineare la nostra assoluta estraneità agli addebiti che eventualmente ci vengono contestati e per ribadire la massima fiducia negli organi inquirenti: la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e la Guardia di Finanza di Caserta.

Auspico che gli inquirenti accertino con assoluta determinazione ogni violazione di legge, convinti che l’attività pubblica vada svolta nella massima trasparenza e nel rispetto delle norme. Rivendico la correttezza dell’attivita fin qui svolta alla guida dell’amministrazione comunale di Marcianise, sempre ispirata – come nel caso specifico – solo ed esclusivamente alla tutela degli interessi dell’Ente.

L’accordo transattivo siglato con l’Interporto ha di sicuro apportato ventaggi indubbi alle casse del Comune di Marcianise: ogni pubblico amministratore animato da questi propositi non avrebbe potuto fare altrimenti. Duole sottolineare che le pubbliche amministrazioni precedenti non abbiano perseguito gli stessi obiettivi, disinteressandosi della tenuta dei conti dell’Ente. Ciò rimanda alla più ampia, e dolorosa, problematica della selezione e della qualità delle classi dirigenti soprattutto nei nostri territori.

Restiamo, io e gli assessori, a totale disposizione degli inquirenti per fornire ogni utile chiarimento.”