Portico di Caserta. E’ un’indagine breve ma articolata quella portata avanti dai carabinieri della stazione di Macerata Campania di concerto con la Procura di Santa Maria Capua Vetere e che ha portato eseguire in queste ore un’ordinanza nei confronti di una coppia di Portico di Caserta. In carcere è finito Antonio Piccirillo, 27 anni, mentre l’altra indagata, la sua compagna e coetanea, Marika S. è indagata a piede libero. La ragazza è infatti stata destinataria del divieto di avvicinamento dalla suocera, la vittima delle vessazioni della giovane coppia. Le ipotesi di reato sono quelle a vario titolo di maltrattamenti (solo per Piccirillo) ed estorsione.
Piccirillo è stato spedito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa di comparire davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Tra le accuse mosse a suo carico c’è quella di aver imposto alla madre la presenza della compagna. Il primo atto di una serie di comportamenti vessatori proseguiti con minacce, riferite poi alle forze dell’ordine. “Prima o poi ti uccido se non mi dai i soldi” avrebbe detto alla poveretta in una circostanza. Le frasi minatorie non risparmiavano nemmeno il fratello, refertato anche in ospedale dopo essere stato ferito al volto: “Vai a lavorare che mi servono soldi”.
Secondo le indagini, portate avanti dai carabinieri della stazione di Macerata Campania, agli ordini del maresciallo Baldassarre Nero, anche la compagna di Piccirillo avrebbe utilizzato gli stessi toni nei confronti dei parenti del suo fidanzato. “O ci date 800 euro che devo andare dal dottore o vi faccio fare male da Antonio” avrebbe detto in una circostanza alla suocera, stando a quanto verificato nel corso dell’indagine. La madre, impaurita, si era ormai rassegnata a dare piccole somme al giorno, tra i 20 e i 30 euro: soldi che non servivano certo per spese mediche, ma, stando a quanto emerso dall’attività infoinvestigativa, ad alimentare gli stravizi della coppia.