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L’ultima di Culacchiotto. Bagarre nella comunità, ospite aggredito: e lui torna in cella

Caserta. Si sono riaperte le porte del carcere per Antonio Corvino, 42enne casertano del rione Cappiello. In queste ore infatti è stata eseguita l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare nei confronti di “O’ Culacchiotto” che da marzo era ristretto in comunità nella zona di Mignano Montelungo.

Proprio nel domicilio che lo ospitava Corvino si sarebbe reso protagonista dell’ennesimo episodio controverso, aggredendo un ospite della struttura e danneggiando un locale dell’edificio. Fatti che sono stati trasmessi alla Procura e che hanno portato il gip sammaritano Antonino Santoro a disporre una nuova ordinanza con l’inasprimento della misura e il trasferimento in carcere.

Corvino era uscito dalla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere appena a marzo, quando i giudici avevano accolto l’istanza presentata dai legali Nello Sgambato e Alfonso Iovino: era detenuto per duplice omicidio stradale, ma venne scarcerato e collocato in comunità dopo un mese di detenzione.

Corvino era tornato in libertà dopo una lunga vicenda giudiziaria relativa a reati di stupefacenti, ma nello scorso febbraio venne fermato per omicidio stradale. “Culacchiotto” è ritenuto il responsabile del duplice omicidio stradale avvenuto nella mattinata del 3 febbraio sulla SS7bis in Teverola, dove due extracomunitari regolari della Guinea (20enne) e del Senegal (19enne) sono stati investiti, mentre erano in bicicletta, da una Bmw X3 condotta da lui e poi ritrovata nei pressi dell’officina di un carrozziere.