Regionale. Al momento non c’è una denuncia, e quindi nemmeno un’indagine ma da ieri è finito nella bufera il concorso indetto dalla Regione Campania. Tutto è partito dal post denuncia di una candidata napoletana che però non è passata alle vie legali. La giovane racconta di candidati già a conoscenza della prassi e di qualcuno che le consigliava di pagare 10mila euro per comprarsi il posto. Al momento si tratta di indiscrezioni, ma il tam tam sui social è già cominciato e molti politici hanno già chiesto di andare fino in fondo alla questione, al momento confinata nel perimetro virtuale.
Questa la testimonianza della giovane: “Mi stavo preparando all’esame. Come ad ogni esame, anche all’università, cerco di trovare colleghi per un normale supporto psicologico ed un confronto.
Ho incontrato la prima persona, entusiasta ho chiesto direttamente come stesse procedendo per la preparazione all’esame e quali erano gli argomenti di logica che sapeva meglio, in modo da farmeli spiegare perché io non li avevo capiti. Mi guarda con una faccia un po’ divertita e un po’ infastidita dalla mia domanda, e mi dice: “ma tu non hai pagato per entrare?”. Io pensavo scherzasse, e invece no. Mi stava proprio chiedendo quanto avessi pagato per comprare il lavoro per cui ho studiato, raccontandomi come aveva proceduto alla selezione e come sapeva già dove era assegnata. Sfiduciata, chiudo il discorso e faccio finta di dimenticare, sperando vivamente di aver incontrato il primo ed ultimo raccomandato.”
“Dopo qualche settimana, ne parlo con una persona a me cara, chiedendo come avrei dovuto prepararmi al meglio per affrontare questo concorso. Mi guarda e dice: “Paga 10.000€ e compra il posto.” Chiudo il discorso e faccio finta di non aver sentito.Cerco di informarmi su gruppi che credevo più affidabili, pongo le stesse domande. Mi viene risposto che se non pago la somma che mi viene richiesta a un tizio o un caio che di questi affari ne sa, ho poche possibilità di poter entrare. Mi viene detto che questa è la vita reale, che devo smettere di sognare e che se non ho un capitale da investire (con tanto di: “io investirei così tanto per un posto fisso di 1300€ al mese”) non ho speranze. Io ho mollato, non vado a farlo quel test. Spenderò piuttosto quei 15/10.000€ per formazione e corsi a pagamento per poter accrescere il mio curriculum e andarmene dignitosamente e meritevolmente in un paese in cui studiare vale, in cui se studio, mi impegno, sono costante e amo quello che studio, mi premiano non solo a livello umano e professionale, ma anche a livello di salario. 20.000€ spesi in formazione, andranno a costituire uno stipendio molto più alto dei 1400€ presi in un posto fisso comprato in Italia. Io ho mollato come stanno mollando tanti giovani.”