Caserta. Una presenza fissa. Passavano gli anni, diminuivano i capelli, ma Giancarlo lo vedevi sempre lì. Al suo posto al Palamaggiò. Appeso al canestro come nella notte magica dello scudetto del 1991 a Milano o mordersi le unghie sperando in una salvezza miracolosa. Era un bianconero vero, ma soprattutto era una persona di grandi qualità morali: per questo appena questa mattina si è diffusa la notizia della sua morte, l’intera città di Caserta si è stretta in un dolore malinconico, come i ricordi di chi ha trascorso tante domeniche insieme a lui.
Giancarlo era il titolare del tabacchi di piazza Dante, nel cuore della città, ma era conosciuto da tutti per la sua grande passione per la JuveCaserta, l’amore di una vita, dopo la sua splendida famiglia. Una morte improvvisa, quella del 50enne, che ha addolorato il mondo bianconero.
La squadra che tanto amava lo ha voluto ricordare sulla sua pagina ufficiale con un messaggio: “Lo staff tecnico e dirigenziale e gli atleti dello Sporting Club Juvecaserta sono vicini alla famiglia D’Andrea per la prematura scomparsa di Giancarlo, storico ed appassionato sostenitore dei colori bianconeri”. L’immagine più emozionante è del Comitato Cittadino Salvaguardia Campi Nike “Emanuela Gallicola” che ha pescato una foto di Giancarlo appeso al canestro del Forum di Milano la sera dell’unico scudetto della JuveCaserta: “Ci lascia un uomo dal cuore nobile, una persona perbene, gentile e , un grande tifoso ed appassionato di basket nonché frequentatore dei nostri campi. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze. Gianky, ti vogliamo bene, riposa in pace.”