Villa Literno. “Mio figlio ha paura del cane”. Con queste parole G. D., noto medico del Basso Lazio, ha provato davanti ai carabinieri a difendere l’indifendibile. Quando i militari della caserma liternese lo hanno infatti fermato ieri pomeriggio lungo via Vittorio Emanuele III a Villa Literno, hanno messo fine a una scena terribile.
Il 50enne professionista aveva infatti agganciato con un guinzaglio a strappo la sua cagnolina, una docile meticcia di 10 anni, alla sua Fiat 500. Alla guida di quel veicolo il medico ha imboccato a tutta velocità via Vittorio Emanuele III con la cagnolina che provava a fatica a barcamenarsi per non perdere contatto dall’auto anche a costo di farsi male.
I militari della stazione di Villa Literno hanno infatti riscontrato sul suo corpo delle ferite evidenti all’altezza delle zampe. L’uomo è stato fermato e identificato e ha tentato di giustificarsi dicendo che il figlio di 18enne aveva paura della cagnolina. In realtà i carabinieri sospettano che la povera cagnetta sia stata tenuta fuori per non sporcare la macchina appena lavata. Un dettaglio che aggiungerebbe ulteriore sdegno a questa vicenda.
Il medico è stato denunciato a piede libero alla Procura di Napoli Nord per maltrattamenti sugli animali. La vicenda è stata seguita passo dopo passo dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, guidata dal capitano Luca Iannotti che, in sinergia con le autorità sanitarie hanno deciso di affidare la cagnolina a un canile autorizzato.
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