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Juventus-Napoli, scoppia la polemica a 23 giorni dall’atteso match

Calcio. Come se non bastasse il clima di tensione che si crea ogni qualvolta si affrontano le due compagini, vista l’ormai arcinota rivalità tra le due tifoserie e società, quest’anno addirittura si è cominciato con largo anticipo e ancora prima dell’inizio del campionato. A innescare la miccia è stata la pubblicazione sul sito della società bianconera delle modalità di vendita dei biglietti, laddove si specificava che non fosse consentita “ai residenti nella Regione Campania e ai nati nella stessa”, novità assoluta nel nostro campionato.

 

 

Non si fatta attendere la risposta della Questura di Torino che ha diramato il seguente comunicato per prendere le distanze da tale decisione: “Con riferimento alla notizia apparsa oggi su alcuni organi di stampa, secondo la quale la Questura di Torino avrebbe concordato il divieto di vendita dei tagliandi per la partita Juve – Napoli a chi è nato in Campania, si comunica ufficialmente che tale notizia è del tutto destituita di ogni fondamento. La Questura di Torino non ha mai concordato tale decisione con la società sportiva nè intende condividerla”.

 

 

Subito è arrivata la contro risposta della società piemontese per specificare “che le restrizioni di vendita dei biglietti per la partita Juventus-Napoli del 31 agosto, pubblicate sul sito della società nella mattinata di ieri, sono state comunicate, tramite Posta Elettronica Certificata, agli uffici competenti in data 4 agosto alle ore 16. Le modalità di vendita dei tagliandi potrebbero subire variazioni, anche sostanziali, solamente a seguito delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che non si è ancora riunito”.

 

 

La frettolosa e, forse avventata, decisione di pubblicare tali modalità ha scatenato un putiferio di polemiche con accuse di discriminazione razziale e territoriale mossa da più parti, scatenando da una parte imbarazzo tra le istituzioni e da alcuni sostenitori meridionali bianconeri (sprovvisti di tessera del tifoso) e dall’altra ira ma, fortunatamente, anche tanta ironia tipica partenopea con alcuni tifosi che si domandano chi ci sarà sulla panchina juventina visto che l’ex tecnico azzurro Sarri è nato a Napoli.

 

 

In attesa di sviluppi sull’evolversi della vicenda, ci auspichiamo qualche passo indietro e dichiarazioni distensive che possano servire a rasserenare gli animi sempre più accesi di quello che, in fondo, è pur sempre uno sport.