Skip to main content

Terra dei Fuochi, Salvini rassicura i casertani: “Roghi in diminuzione, vigilanza funziona”

Caserta. Sugli incendi di rifiuti nella Terra dei Fuochi, i numeri dimostrano “che il Viminale ha fatto la propria parte”, riferiscono all’Ansa fonti del Ministero dell’Interno. “Ma se l’intenzione del ministro Costa – aggiungono le fonti – è attaccare il ministro dell’Interno, nonché leader del partito più votato alle elezioni di maggio, si ricordi che dove governa la Lega non ci sono problemi con gli impianti o con la raccolta dei rifiuti. Il modello dev’essere quello europeo, che dai rifiuti ottiene ricchezza ed energia, non certo quello di certi amministratori locali di 5Stelle o Pd, che costringono i propri territori alla perenne emergenza”.

 

Il Viminale rende noto che nessun incendio negli ultimi tre mesi negli impianti di trattamento e stoccaggio di rifiuti nella cosiddetta Terra dei Fuochi (90 comuni tra l’area metropolitana di Napoli e la provincia di Caserta), a differenza di quanto avvenuto nel secondo semestre 2018. Secondo fonti del Viminale, nella provincia di Caserta su 14 siti principali è attiva una vigilanza costante, che vede impegnati più di 125 donne e uomini, mentre gruppi interforze controllano e verificano accuratamente le strutture. Sono 5 i gestori sanzionati per varie irregolarità. Nell’area metropolitana di Napoli sono 150 i siti inseriti nel piano coordinato di controllo del territorio, 10 dei quali – su segnalazione della Regione – sono presidiati in maniera costante, con l’impiego di circa 255 unità.

 

Le operazioni straordinarie di controllo sono 50, e oltre 400 quelle di routine effettuate negli ultimi mesi da pattuglie congiunte di Esercito e Polizie locali. Nelle due province, nel periodo gennaio-aprile 2019 sono state controllate 506 attività imprenditoriali e commerciali, a fronte delle 469 nel primo quadrimestre del 2018, e sono state sequestrate 132 aziende, rispetto alle 119 dello stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati 30 gli arresti, nel periodo gennaio-aprile 2019, tutti nell’area metropolitana di Napoli, il 37% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.